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Ue, Benifei avverte von der Leyen: "Fitto non vice ma solo commissario. Ci ascolti o in aula rischia"

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"Ursula ci ascolti o in aula rischia": l’europarlamentare dem Brando Benifei avverte la presidente della Commissione europea von der Leyen a proposito della nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione. Secondo lui, l'ostacolo si può superare solo se si fa un passo indietro per il commissario italiano. "Ho lavorato con Fitto quando era capogruppo qui. È serio, rispetta i patti, ci si può discutere. Ma è un democristiano che ora ha mostrato un volto molto diverso - ha detto Benifei in un'intervista a Repubblica -. È un esponente di una forza politica che ad esempio non vuole il rafforzamento dell’Ue e nemmeno una minima tutela dell’ambiente".

Il dem, dunque, ha confermato che "c’è una maggioranza netta di nostri europarlamentari (del gruppo socialista, ndr) contraria al riconoscimento politico di Fitto come vicepresidente esecutivo. Questo non ha nulla a che vedere con l’Italia. Il punto è il ruolo attribuito ai conservatori di Ecr". Nessun pregiudizio invece sulla sua nomina a commissario: "La sua delega poi è molto più limitata di quella ricevuta dal nostro Paese nelle due precedenti legislature. In audizione ha dato anche risposte condivisibili. Ripeto il problema non è la funzione di commissario ma di vicepresidente", ha sottolineato Benifei.

 

 

 

Di qui la richiesta alla von der Leyen di ritirare a Fitto il ruolo di vice: "Questa è la soluzione più corretta. Poi ascolteremo le proposte della presidente della Commissione. Per noi, però, non c’è alcuna ragione politica di premiare l’Ecr se non coprirsi le spalle a destra". Se la presidente della Commissione rifiutasse, ha proseguito Benifei, "continueremo a discutere nel gruppo su come reagire. Ma avvertiamo la presidenza della Commissione che sarebbe una scelta molto rischiosa per il futuro della istituzioni europee". Scendendo nel dettaglio, ha spiegato: "Se i gruppi sono maltrattati, lei rischia di perdere molti voti in aula quando si darà la fiducia all’intero collegio". 

Se le cose dovessero mettersi male, però, anche i socialisti rischierebbero di perdere una vicepresidente, ovvero la spagnola Teresa Ribera. A tal proposito l'europarlamentare dem ha detto: "C’è una pressione in questo senso. Ma noi facciamo parte della maggioranza politica che ha eletto von der Leyen, Fitto no. Non si possono mettere sullo stesso piano i due candidati".

 

 

 

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