Giorgia Meloni "ha capito l'Europa e i suoi problemi". Monti: il nuovo ruolo della premier nell'era Trump
"Giorgia Meloni ha capito l’Europa e i suoi problemi. È il leader che può spiegare meglio questa realtà a patrioti, sovranisti e riluttanti vari. I quali possono essere molto legati al diritto nazionale di veto, soprattutto in politica estera. Ma allora è come se firmassero una dichiarazione che dice: 'Sì, io sono un cavallo di Troia'. La presidente del Consiglio può complementare Von der Leyen e de-ideologizzare gli argomenti a favore di un’Europa forte".
L'ex premier e commissario europeo Mario Monti, oggi senatore a vita, in una intervista al Corriere della Sera si dice fiducioso nel ruolo che l'attuale presidente del Consiglio saprà ricoprire in una Unione europea in cui stanno saltando tutti gli equilibri. Con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca (e le inevitabili ripercussioni sul ruolo della Nato) si rimettono in discussione i rapporti tra Washington e Bruxelles. Nel frattempo, crolla Olaf Scholz in Germania mentre Emmanuel Macron in Francia è ormai da tempo in crisi strutturale e anche il socialista Pedro Sanchez, in Spagna, sembra avviato lungo una parabola politica discendente. In questo vuoto con pochi precedenti nella storia recente dell'Europa, Palazzo Chigi potrebbe scoprirsi centrale, anche per il filo diretto che unisce il centrodestra italiano a Trump.
Monti condivide l'opinione di chi intravede in Trump un effetto potenzialmente deflagrante sull'Ue. "Mi sembra però essenziale fare il paragone fra la sua prima presidenza e oggi. Allora non possiamo dire che fosse contro i Paesi europei, ma era contro la Ue, l’integrazione europea. Scelse i suoi amici nelle cerchie più ostili a essa: Nigel Farage, Viktor Orbán. Mandò il suo evangelista Steve Bannon in Europa. Fu respinto con perdite. La Ue si dimostrò molto coesa, anche perché si fece trovare pronta".
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"Ora è più complesso - prosegue Monti -. Ci sono due guerre e la stessa idea che dobbiamo provvedere da soli alla nostra difesa si fa strada solo lentamente. E siamo più frammentati: non c'è più solo Orban, ma tutta una tipologia varia di sovranismi". E qui, appunto, può agire Meloni che ha avuto un solidissimo rapporto con la Casa Bianca a trazione democratica, con Joe Biden, e che può dialogare allo stesso modo con la nuova amministrazione repubblicana. Per il senatore a vita, "c'è la cartina tornasole": Meloni "è pronta a dire che l'Italia vorrebbe superare il diritto di veto nella politica estera Ue?".
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