Cerca
Cerca
+

Germania "tentata dal suicidio": così può uccidere l'Unione europea

Esplora:

  • a
  • a
  • a

La Germania sta diventando sempre di più il vero malato dell'Unione europea. In primis affetto dalla sindrome della crisi del settore automobilistico. Volkswagen è in seria difficoltà e di recente ha minacciato di chiudere tre stabilimenti in patria. L'automotive è responsabili da solo del 16% della crescita tedesca tra il 1995 e il 2018. Non se la passano meglio i comparti energivori, come quello chimico e siderurgico che faticano a riprendersi dallo choc provocato dallo scoppio della guerra in Ucraina e dopo che Mosca ha chiuso i rubinetti. Poi ci sono le tensioni geopolitiche con la Cina.

Siamo a un punto di svolta per il modello di crescita basato sulle esportazioni che ha sostenuto l'economia tedesca dalla metà degli anni Novanta fino al periodo Covid. E ora le scelte che le élite tedesche prenderanno avranno delle ripercussioni importanti per l'intera Europa. In Germania esiste un ampio consenso politico ed economico sulla necessità di incrementare gli investimenti pubblici. Questo è, per esempio, il pensiero di Verdi e Socialisti.

 

 

A destra, invece, sia i liberali sia i cristiano-democratici spingono per misure di austerità che riducano la spesa pubblica per i consumi, liberando così risorse per nuovi investimenti senza aumentare il bilancio complessivo. La scelta della Germania tra austerità e investimenti pubblici avrà ripercussioni di vasta portata per l’Europa intera. Per economie come l’Italia e la Francia, che restano in condizioni fragili, una nuova stagione di austerità guidata dalla Germania potrebbe rivelarsi destabilizzante, accentuando il divario tra una zona euro stagnante e aree economiche più dinamiche come Cina e Stati Uniti. Al contrario, un maggiore stimolo agli investimenti in Germania e un allentamento dei vincoli di bilancio potrebbero avere effetti positivi in tutta Europa.

 

Dai blog