Ue-Giappone, nuovo patto per la difesa. Nord Corea, "il supermissile può colpire ovunque"
In un mondo sempre più instabile e a rischio conflitto mondiale, non si può più guardare al Medio Oriente in fiamme o all'Ucraina come i fronti più pericolosi. La verità, come molti analisti confermano in questi mesi, è che il punto critico dei prossimi mesi potrebbe essere l'Estremo Oriente. E la conferma arriva dal nuovo patto di sicurezza e difesa siglato da Giappone e Unione Europea.
L'asse tra Russia, Cina e Corea del Nord è sempre più saldo, dal punto di vista diplomatico, economico e anche militare. Le conseguenze si avvertiranno non solo nel Vecchio Continente (con il regime di Pyongyang che ha mandato circa 12mila soldati nordcoreani a combattere a fianco dei russi) ma soprattutto nell'area del Pacifico. Seoul e Tokyo sono sempre più in ansia per l'escalation di provocazioni di Kim Jong-un, mentre Pechino ha più volte minacciato l'attacco diretto a Taiwan.
Il nuovo partenariato tra Giappone e Ue è stato salutato dal capo della politica estera di Bruxelles Josep Borrell come un passo storico e tempestivo. Borrell e il suo omologo giapponese Takeshi Iwaya hanno annunciato il patto, che entrerà in vigore a gennaio e che, secondo i media locali, include più esercitazioni militari congiunte, dialogo ad alto livello e cooperazione nel settore della difesa.
Tutto questo proprio mentre la Corea del Nord continua a esibire davanti agli occhi del mondo la sua potenza militare, rivendicando il successo del test di giovedì del nuovo missile balistico intercontinentale (Icbm) a combustibile solido, denominato Hwasong-19. Si è trattato "del missile strategico più potente al mondo", ha rivendicato l'agenzia ufficiale Kcna, secondo cui "il nuovo tipo di Icbm ha dimostrato al mondo la posizione egemonica che abbiamo ottenuto nello sviluppo e nella produzione di velivoli nucleari".
Restano i dubbi sulla capacità di Pyongyang di guidare un missile del genere e di proteggere una testata nucleare mentre rientra nell'atmosfera, ma l'Hwasong-19, come gli altri ultimi test Icbm fatti, ha dimostrato la gittata per colpire quasi ovunque negli Stati Uniti. Il vettore lanciato, in un'operazione supervisionata dal leader Kim Jong-un, ha volato più in alto di qualsiasi precedente missile del Nord, in base alle stime di Pyongyang e dei militari di Corea del Sud e Giappone che hanno seguito il suo volo nello spazio profondo prima della sua caduta nelle acque che separano Giappone e Russia. Il test, effettuato a pochi giorni dalle elezioni presidenziali americane, ha registrato la condanna di Usa, Corea del Sud, Giappone ed Ue, nonché dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha criticato quella che ha definito la "risposta zero" dei suoi alleati allo spiegamento di truppe nordcoreane da parte della Russia per la guerra in Ucraina, che ha anche suscitato preoccupazioni sul fatto che Mosca potrebbe fornire in cambio tecnologia militare sensibile al Nord.