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"Poliziotti razzisti"? Il Pd sta col Consiglio d'Europa: "Ora un'autorità indipendente"

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Per l'Ecri, l'ente anti-discriminazione del Consiglio d'Europa, la polizia italiana è razzista. Scritto così, nero su bianco in un report ufficiale. La sinistra italiana sparpagliata tra Strasburgo e Bruxelles che farà: si indignerà e difenderà l'onore dei nostri agenti o applaudirà, sposando in pieno un documento che nei toni e nel merito sembra come minimo parziale e superficiale, o al peggio addirittura pregiudiziale? 

A giudicare dalle prime reazioni, prende corpo la prima ipotesi, con gli esponenti di Pd e Alleanza Verdi e Sinistra (per ora) pronti a utilizzare il report come un bel manganello pronto-uso per bastonare Giorgia Meloni e Matteo Piantedosi. Senza neanche troppa fatica. 

 

 

 

Mentre il centrodestra è furioso e si profonde in tweet e post a difesa delle nostre forze dell'ordine, per esempio, c'è chi come Sandra Zampa chiede di "istituire una autorità indipendente sul tema razzismo. “I problemi che il rapporto Ecri - la Commissione sul razzismo del Consiglio d'Europa - indica sono seri e gravi: vanno perciò affrontati con il rispetto che meritano non sollevando polemiche strumentali. Il rapporto non accusa affatto le forze dell’ordine italiane di razzismo, ma sollecita le istituzioni e le autorità politiche ad abbandonare alcune prassi come la profilazione razziale e, pur sottolineando i progressi fatti dal paese dal 2016 a oggi, stigmatizza il clima xenofobo e di odio nei confronti di diverse categorie (dal mondo Lgbt alla realtà della migrazione in particolare dall’Africa) che si va diffondendo nel Paese anche a opera di esponenti politici di primo piano". Eccolo qua, il manganello. "Se davvero il governo è interessato a promuovere stato di diritto, dignità della persona e rispetto dei diritti umani - propone la senatrice dem, che è anche vice-presidente della delegazione italiana al Consiglio d’Europa - accolga la richiesta di istituire una autorità indipendente sul tema del razzismo che Ecri avanza. Sarebbe un segnale importante e significativo che renderebbe migliore l’Italia".

Stessa musica da Piero Fassino: "Prima di rilasciare sdegnate dichiarazioni sul Rapporto Ecri, sarebbe necessario almeno leggere quel Rapporto, il quale non accusa l'Italia, né le sue forze dell'ordine di razzismo. Nel Rapporto si obietta giustamente all'utilizzo, in particolare nei confronti di Rom e migranti provenienti dall'Africa, della categoria della "profilazione razziale" formula che peraltro contrasta esplicitamente con l'art. 3 della Costituzione che vieta qualsiasi discriminazione di razza", sottolinea l'altro membro del Pd della delegazione italiana dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. "Anziché suscitare polemiche strumentali - sottolinea Fassino - si raccolgano le raccomandazioni conclusive del Rapporto, volte a favorire politiche di contrasto a ogni forma o rischio di discriminazione, a partire dalla istituzione anche in Italia - come hanno fatto già quasi tutti Paesi del Consiglio d'Europa - di una Autorità indipendente contro le discriminazioni".

Per Filiberto Zaratti, capogruppo di Avs nella commissione Affari costituzionali della Camera, il report è "choccante": "Ora il Ministro dell’Interno non si nasconda dietro un dito e risponda di questa gravissime accuse che danno all’Italia lo stigma di paese razzista". 

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