Consiglio d'Europa, "polizia italiana razzista"? Furia-Salvini: "Allora portate gli immigrati a casa vostra"
L'Italia "un paese razzista", con la Polizia che "discrimina" rom, immigrati e comunità Lgbtq e la politica che usa toni eccessivi e attacca ingiustamente i magistrati che decidono sui migranti. Accuse che non arrivano da Carola Rackete, ma dall'Ecri, l'organo anti-razzismo e intolleranza del Consiglio d'Europa. Un report (ufficiale) che ha fatto infuriare la premier Giorgia Meloni ("Meritiamo rispetto, non insulti") e che indigna tutto il centrodestra.
"Donne e uomini in divisa attaccati vergognosamente", è il post durissimo sui social di Matteo Salvini, leader della Lega, che definisce l’Ecri "un ente INUTILE pagato anche con le tasse dei cittadini italiani. Come Lega proporremo di risparmiare questi soldi per destinarli alla Sanità anziché infangare le nostre forze dell’Ordine. Se a questi signori piacciono tanto rom e clandestini, se li portino tutti i casa loro a Strasburgo".
"Rimaniamo allibiti dalle accuse di razzismo rivolte alle nostre forze di polizia dall'Ecri. Non si capisce come la basilare attività di controllo dell’ordine pubblico - svolta regolarmente verso tutte le persone, non solo straniere - venga spacciata provocatoriamente come profilazione razziale. In Italia, le forze dell'ordine, che in passato sono state letteralmente abbandonate da precedenti governi, corrono il pericolo di vedere delegittimato il proprio lavoro", dichiarano a caldo i componenti della delegazione italiana al Consiglio d'Europa di Fratelli d'Italia, Lega per Salvini premier, Forza Italia e Udc-MAIE.
Un lavoro della polizia, sottolineano ancora, "basato sul sacrificio di chi mette ogni giorno a rischio la propria vita per il bene della Comunità. Siamo orgogliosi di come il governo di centrodestra stia investendo nella sicurezza con l'assunzione di 29mila unità nelle Forze di polizia e con oltre 2.000 operazioni ad alto impatto effettuate nelle periferie delle nostre città. Finalmente la sicurezza è tornata tra le priorità del governo nazionale e gli italiani stanno tornando a sentirsi sicuri".
"No alla gogna per le Forze dell'Ordine italiane, che ogni giorno mettono a rischio la propria vita per garantire la nostra sicurezza - tuona Paolo Borchia, capo-delegazione al Parlamento europeo e segretario provinciale della Lega di Verona -. Le accuse dell'ECRI sono inaccettabili e del tutto infondate". "Il buonismo ipocrita e l'accoglienza indiscriminata hanno portato a politiche fallimentari. In un sistema dove i cattivi prevalgono sui buoni, chi lavora per la sicurezza del nostro paese va sostenuto. Le donne e gli uomini che indossano la divisa meritano rispetto, non attacchi. La Lega continuerà a difendere le Forze dell'Ordine, affinché possano operare senza timori e senza accuse ingiustificate".
Per Fulvio Martusciello, capogruppo di Forza Italia all'Europarlamento, "le accuse mosse dall'Ecri sono una follia ingiustificata. Le nostre forze dell'ordine operano con rigore e professionalità nel rispetto delle leggi e dei diritti umani, e non meritano attacchi che gettano un'ombra sulla loro dedizione alla sicurezza di tutti i cittadini". "La criminalizzazione del nostro Paese da parte di organismi internazionali è inaccettabile e basata su testimonianze non verificate - sottolinea l'esponente forzista -. L'Italia è da sempre in prima linea nella lotta contro tutte le forme di discriminazione e razzismo. Queste accuse non solo non riflettono la realtà ma minano il lavoro svolto quotidianamente da chi protegge le nostre comunità".
"In Italia le forze dell'ordine sono un presidio a difesa dei diritti, dall'alto valore professionale che nessuno può mettere in dubbio, neppure l'Ecri - puntualizza la vice-capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Augusta Montaruli -. Ci schieriamo con chi ogni giorno lavora senza sosta per garantire la legalità, non per fare fantasmagoriche profilazioni razziali che esistono solo nei manuali di chi li scrive. E' un dato di fatto che determinate organizzazioni criminali hanno radici in luoghi di provenienza ben precisi. Vale per quelle italiane come per quelle straniere e questo non significa fare alcuna violazione di diritti né operazioni basate su pregiudizi, bensì analizzare fenomeni per quello che sono, per combattere i quali i nostri agenti impegnano tutte le loro energie. Per questo alle forze dell'ordine va la nostra riconoscenza e il nostro plauso".
"Il rapporto della Commissione antirazzismo è semplicemente delirante - taglia corto Maurzio Lupi, leader di Noi Modrati -. La Polizia italiana è tra le migliori del mondo, un esempio di rispetto per le persone e per professionalità. La sola ipotesi che i poliziotti possano fare una profilazione razziale è vergognosa. Attendiamo le scuse di questo organo del Consiglio d'Europa e chiediamo ai nostri europarlamentari, di tutti i partiti, di attivarsi per difendere la verità". Un appello che a giudicare dalle prime reazioni non sembra essere stato raccolto da Pd, M5s e Alleanza Verdi e Sinistra, che hanno invece preferito sposare in toto il report, utile "manganello politico" contro Meloni e il ministro degli Interni Matteo Piantedosi.