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Matteo Salvini inchioda l'Ue: "Casa ed energia al nord-europeo? Lì sono abituati a laghi e renne"

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"Lì sono più abituati alle renne". E' feroce la battuta di Matteo Salvini, che mette alla berlina le derive green e le euro-follie della nuova Commissione Ue. "Vediamo, entrerà in carica a novembre, io sono contento che sia Raffaele Fitto a rappresentare non il centrodestra ma 60milioni di italiani", premette il leader della Lega e vicepremier, riferendosi sia alla presidente della Commissione Ursula Von der Leyen, al bis, sia al vicepresidente esecutivo italiano.

"Certo - prosegue nel suo ragionamento Salvini -, avere un commissario nord europeo (il danese Dan Jorgensen, ndr) ad occuparsi di casa e energia, diciamo che lì sono più abituati ai laghi e alle renne e ad altri contesti urbanistici che non al centro storico di Bologna, Firenze o le periferie di Milano e Roma". "Ma da ministro dei trasporti sono contento - aggiunge il leghista, intervenuto a un convegno di Confindustria - perché il dossier è finito a un greco popolare, quindi la vicinanza per lo meno culturale fra Italia e Grecia c'è, tra Italia ed Estonia sarebbe un pochino più complicato. Conto - ha aggiunto - ma su questo sono fiducioso, che dall'ideologia che ha prevalso nei 5 anni passati si torni nei prossimi 5 anni ai piedi per terra e al pragmatismo per immobili, guerra o pace, le auto elettriche, quindi un ritorno non al passato ma alla vita reale". 

All'ipotesi di Mario Draghi sulla creazione di un debito comune europeo, "io sono contrario. Il debito comune, con l'Italia che cresce più di altri, mi sa di 'vado a sistemare i problemi degli altri'", prosegue Salvini, che poi affronta lo spinoso tema della de-carbonizzazione e la rivoluzione automotive. "Il consumatore è sovrano ma se l'Europa si castra, si suicida poi tra 10 anni arriviamo a dover capire quali ammortizzatori usare per i 14 milioni di potenziali lavoratori licenziati da questo furore ideologico".

Il furore ideologico, secondo il ministro, è quello del "mettiamo al bando i motori endotermici perché il futuro è solo elettrico dal primo gennaio 2035". Ma, avverte "in tanti a partire dai tedeschi, che stanno licenziando, ci stanno ripensando". "Non è coi divieti od obblighi che arrivi alla sostenibilità - ha concluso - con quello arrivi ai licenziamenti. Io sono un liberale, il consumatore è sovrano ma al consumatore devi dare libertà di scelta".

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