Ursula von der Leyen sfida la sinistra, pronta allo scontro per nominare Fitto vice
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sarebbe pronta ad andare allo scontro con Socialisti, liberali e Verdi in Europa per nominare Raffaele Fitto vicepresidente con deleghe importanti sul fronte economico. L'appuntamento decisivo è domani, martedì 17 settembre, a Strasburgo, quando von der Leyen dovrebbe presentare la sua squadra. L'unico punto interrogativo resta la Slovenia, che non ha ancora formalizzato il suo candidato commissario. Se non lo facesse nemmeno oggi, si aprirebbe l'ennesimo problema per la commissione, che dovrebbe rimandare - per la seconda volta - la presentazione ufficiale dei suoi membri. In questo caso, l'insediamento dell'esecutivo europeo slitterebbe a dicembre.
Tornando alla questione Fitto, la presidente della Commissione - pur essendo stata riconfermata da Ppe, Pse, Liberali e Verdi - oggi avrebbe deciso comunque di allargare la coalizione alla destra dell’Ecr, quella di Fitto. Così si spiega la sua intenzione di indicare Fitto come uno dei suoi sei vicepresidenti. Ad appoggiarla in questo, però, sono solo i popolari. Tutti gli altri si sono messi di traverso. Se i Verdi sono compatti nel mostrarsi contrari a questa nomina, Socialisti e Liberali, invece, sono attraversati da divisioni interne per il timore di un "occhio per occhio, dente per dente". Se Fitto salta, anche uno dei loro candidati commissari potrebbe non essere più nominato.
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L'ipotesi di una "ritorsione" non appare così lontana, dal momento che un candidato durante le audizioni parlamentari richiede il quorum dei due terzi. Per cercare di convincere Pse e Renew, la von der Leyen - stando a quanto riportato da Repubblica - starebbe pensando di rafforzare le deleghe per i loro rappresentanti. In ogni caso, il rischio di una bocciatura c'è: anche se per il via libera serve la maggioranza semplice, la soglia di sicurezza non può scendere sotto quota 360.
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