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Ue, il cordone sanitario perde pezzi: socialisti e centristi costretti a fare i conti con voti e realtà

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E poi, all’improvviso, dopo mesi di cordoni sanitari e internazionali antifasciste per le quali è fascista chiunque sia a destra di Antonio Taja ni, la politica europea inizia a fare i conti con la realtà. L’unica realtà possibile, quella degli elettori. Allora le priorità e la retorica cambiano, le idee che hanno spinto decine di milioni di europei a votare a destra non sono più il frutto di fake news e di una vergognosa campagna populista, ma esigenze di cui chi governa deve tenere conto qualunque maglietta indossi, a maggior ragione perché a esprimerle sono soprattutto le classi popolari. Succede in Francia, in Germania e persino a Bruxelles, e ha conseguenze importanti per l’Italia. Provare a recuperare il contatto col popolo, questa è la missione: meglio cambiare un po’ oggi che assistere domani al dilagare delle destre, pregando che non sia già troppo tardi. Oltralpe ieri è stato il giorno di Michel Barnier, 73 anni, nominato primo ministro da Emmanuel Macron (...)

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