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Ilaria Salis si ribella a Bonelli: "Von der Leyen vuole solo salvare il capitalismo"

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Sarà pure inesperta, debuttante, una neofita della politica più abituata alle piazze che alle aule. Ma qualcuno avverta Ilaria Salis: non appare propriamente saggio criticare una linea appena sposata formalmente (e tra gli applausi) dal partito che l'ha candidata, facendola eleggere all'Europarlamento e di fatto portata fuori dall'Ungheria, dove era agli arresti da oltre un anno. 

La vicenda della pasionaria antifascista è quasi paradossale. Volto chiacchieratissimo del gruppo della Sinistra, sempre scortata dal più esperto Mimmo Lucano e già in grande sintonia con la collega tedesca Carola Rackete, l'insegnante milanese ha votato contro la conferma di Ursula Von der Leyen alla presidenza della Commissione Ue. Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, però, hanno accolto il bis della tedesca con grande entusiasmo, prendendosi il merito di aver "bloccato le destre" e in particolare Giorgia Meloni. Insomma, mettersi d'accordo prima avrebbe giovato.

 

 

 

Ancora più imbarazzante, però, la discrepanza di vedute tra la Salis e Bonelli sulla questione Green deal, cruciale nell'accordo politico tra il Ppe e i Verdi. "In piena continuità con il mandato precedente - sottolinea la Salis, credendo di rappresentare l'intero gruppo di Left Eu, la sinistra dura e pura a Strasburgo -, rappresenterà l'Europa neoliberista, che dà priorità ai profitti del mercato rispetto agli interessi materiali della gente comune e delle classi popolari". E ancora: "L'Europa dei confini e di Frontex, che criminalizza l’immigrazione, uccide e danneggia le persone e continua ad affermare il razzismo sistemico in continuità con il suo passato coloniale". 

 

 

 

Quindi, ecco il passaggio sulle politiche verdi che tanto hanno entusiasmato Bonelli e Fratoianni e che la Salis definisce però "falso Green Deal", che "non ha il coraggio di perseguire a fondo la conversione ecologica dell'economia, mirando invece a salvare il capitalismo dalla sua necessaria fine". Sarebbe interessante sapere che ne pensano i due leader di AVS, che, almeno loro saggiamente, tacciono: meglio evitare di scavarsi la fossa da soli. Ma immaginiamo che nella loro mente sarà balenato un 'ma chi abbiamo imbarcato?'. 

 

 

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