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Procaccini di FdI gela Ursula: "Come voterà ECR". E resta seduto

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"Voglio deludere subito chi si aspetta una indicazione di voto da parte di ECR". Nicola Procaccini, esponente di Fratelli d'Italia e copresidente del gruppo dei Conservatori europei, gela subito Ursula Von der Leyen, tenendola sulle spine. 

L'uomo di Giorgia Meloni a Strasburgo prende la parola in aula, ringraziando la presidente dell'Europarlamento Barbara Metsola, e chiarisce la posizione del suo gruppo sul voto che potrebbe confermare Ursula come presidente della Commissione Ue per la seconda volta consecutiva. E le sue parole sono sibilline.

Da ECR, ha spiegato, non ci sarà nessun invito al voto né a favore né contro. E questo perché "il nostro gruppo parlamentare è composto da partiti che non rinunciano alle loro prerogative nazionali. E ognuno si esprimerà sulla base del proprio interesse nazionale", ha detto.

"Siamo conservatori perché difendiamo i trattati costitutivi della Commissione europea, dove è scritto che la scelta della presidente appartiene ai governi nazionali, e la sua ratifica al Parlamento europeo", ha aggiunto Procaccini, preservando in questo modo l'unità di ECR e lasciando mani libere anche a Fratelli d'Italia, che potrebbe sostenere Von der Leyen in cambio, per esempio, di una poltrona importante in Commissione come il neonato commissario al Mediterraneo annunciato da Ursula nel suo discorso.

Un altro dettaglio significativo è quanto accaduto al termine dell'intervento della Von der Leyen, accolto da una standing ovation degli eurodeputati che si sono alzati in piedi per applaudire la presidente. Secondo Politico,  però, proprio Procaccini è rimasto seduto al termine delle dichiarazioni. 

 

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