Ursula Von der Leyen, indiscrezioni dall'aula: "I franchi tiratori sono il 15%"
"Fino al 15% degli eurodeputati" che dovrebbero sostenere Ursula Von der Leyen "potrebbero non farlo". A sostenerlo, in un sostanzioso retroscena, è il portale Politico versione europea, che a poche ore dalla votazione che potrebbe portare la tedesca del Ppe alla conferma come presidente della Commissione Ue accende i riflettori sui franchi tiratori.
Trattative serratissime sono ancora in corso da una parte con i Verdi, che chiedono la conferma del Green deal (fallimentare), e dall'altra con ECR, i conservatori europei guidati da Giorgia Meloni che viceversa chiede una decisa rottura programmatica rispetto agli ultimi 5 anni. Al momento, tutto sembra propendere verso una astensione di Fratelli d'Italia & co, ma il margine di sicurezza della cosiddetta "maggioranza Ursula" è talmente striminzito che, ovviamente, può succedere di tutto.
Non è un caso che Alessandra Sardoni, giornalista del TgLa7 in studio martedì sera a In Onda, su La7, abbia citato "autorevoli fonti dentro FdI" secondo cui in caso di clamoroso siluramento di Ursula potrebbe farsi largo la candidatura di Roberta Metsola, popolare maltese appena rieletta con maggioranza-record alla presidenza dell'Europarlamento. E proprio il plebiscito bulgaro potrebbe essere un segnale molto pesante.
La questione europea, per Meloni e FdI, si intreccia inevitabilmente con la questione interna dal momento che Forza Italia tira per il "sì" a Ursula e la Lega per il "no". "Siamo usciti dalle elezioni europee come unico governo rafforzato, Meloni (dopo il voto di giugno, ndr) è più forte di quanto non fosse prima: è un dato politico di cui bisogna prendere atto. L'Italia è un paese fondatore dell'Unione Europea e tra le economie più avanzate: non può stare ai margini", spiega sul tema il ministro ai Rapporti col Parlamento Luca Ciriani, ospite di Start su Skytg 24. A chi gli chiede se non sia da escludere che per il bis di Von der Leyen arrivino i 24 voti dei meloniani, "non sono in grado di dirlo - dice Ciriani -, ma conosco la determinazione del nostro presidente e so che non darà nessun voto gratis: ogni voto a Ecr e degli italiani verrà difeso con le unghie e con i denti. Siamo un grande paese e chiediamo di essere rispettati".
"I voti della Lega non ci saranno di sicuro" per il bis di Ursula, taglia corto invece il leghista Massimiliano Romeo, anche lui ospite a Sky ma "altra questione è il tema riguardo al governo" e "bisogna distinguere quello che è il ruolo istituzionale, che la presidente del Consiglio ricopre". "Noi stiamo lavorando per costruire un'alternativa, però non è che puntiamo il dito nei confronti della Meloni, deve lasciare aperta una strada con l'istituzione europea a prescindere dalla maggioranza che governa. Ci sarà comprensione nei confronti del voto di FdI, ma la Lega continuerà la propria battaglia politica".