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Il Parlamento Ue non si è accorto che si è votato: tutto resta come prima

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Non disturbate il conducente. Anzi, non disturbate il conducente che a sua volta ha già inserito il pilota automatico. È questa la surreale situazione di un’Unione europea nella quale gli elettori sono trattati – quando va bene – alla stregua di un campione sondaggistico: dopo la rilevazione, il decisore si comporta come gli pare, esattamente come faceva prima. 

E così ci ritroviamo con la stessa presidente del Parlamento europeo, la stessa candidata alla guida della Commissione, la stessa formula politica (popolari più socialisti più macronisti) a gestire cariche e incarichi, lo stesso programma (con la catastrofica parte green che era stata attutita in prima battuta ma che ora potrebbe riemergere per raccattare qualche voto degli europarlamentari verdi). E l’unica “novità” (si fa per dire) è la candidatura di un vecchio arnese socialista alla guida del Consiglio europeo. (...)

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