Von der Leyen, Procaccini di FdI: "Ad ora non ci sono le condizioni per votarla"
"Al momento non ci sono le condizioni per votare von der Leyen": il siluro all'attuale presidente della Commissione europea, in corsa per il secondo mandato sempre alla guida dell'esecutivo Ue, arriva dal co-presidente di Ecr Nicola Procaccini, che ne ha parlato con i cronisti all'Eurocamera a margine della Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo. La motivazione? "L'agenda che abbiamo avuto modo di vedere - ha spiegato l'eurodeputato - non cambia rispetto a quella di 5 anni fa".
Procaccini, poi, ha detto che nel gruppo non ci sarà alcuna imposizione e che ognuno sarà libero di votare come crede: "Ogni delegazione è libera nel voto a von der Leyen. Cinque anni fa la delegazione italiana votò contro, mentre quella polacca del Pis votò a favore, siamo liberi nel nostro gruppo". Per ora il giudizio negativo dei conservatori si basa sul programma della von der Leyen: "Ad oggi, in base alla piattaforma programmatica che noi abbiamo letto, perché in realtà non abbiamo mai avuto la possibilità di confrontarci direttamente con von der Leyen, mi sembra una piattaforma programmatica troppo simile a quella degli scorsi cinque anni. E quindi se abbiamo votato, se abbiamo dato un giudizio critico degli scorsi cinque anni questo ci porta verso un voto negativo. Però dobbiamo ancora incontrare per l'appunto la von der Leyen".
In ogni caso, la delegazione di Ecr vedrà Ursula von der Leyen martedì 16 luglio a Strasburgo. "Se facciamo questo incontro, è perché vogliamo sentire delle cose da von der Leyen. Rispetto all'esperienza nazionale, a Bruxelles non esiste una maggioranza e una minoranza al Parlamento europeo. Esistono le maggioranze e minoranze che si formano in ogni singolo voto". E ancora: "Quello è un voto diverso da tutti gli altri. E' un voto figlio di un accordo di governi, in cui il nostro governo si è astenuto. Questo significa che è una decisione che verrà presa anche sulla scorta delle indicazioni che riceveremo dal primo ministro".
Procaccini, infine, ha fatto sapere che - stando agli accordi preliminari presi tra i gruppi all'Eurocamera - "a Ecr spettano due vicepresidenze del Parlamento europeo e la presidenza delle commissioni Agricoltura (Agri), Bilancio (Budg) e Petizioni (Peti)". E inoltre ha confermato che "Ecr non presiederà alcuna commissione che tecnicamente spetta ad altri in quanto continuiamo a pensare che il cordone sanitario sia un abominio democratico: vale per l'estrema sinistra come per l'estrema destra".