Cerca
Logo
Cerca
+

Orban vola in Ucraina: pace Zelensky-Putin, il colpo di scena

  • a
  • a
  • a

Colpo di scena a Kiev: il premier ungherese Viktor Orban, considerato da molti "l'infiltrato" di Vladimir Putin nel cuore dell'Europa, è volato nella capitale dell'Ucraina per parlare con il presidente Volodymyr Zelensky delle trattative di pace con Mosca.

E' quanto riferiscono fonti dei quotidiani britannici The Guardian e Financial Times, secondo cui la visita è ancora più inattesa viste appunto le posizioni di Orban che, negli ultimi anni, è stato uno dei più fermi oppositori delle politiche comunitarie di sostegno all'Ucraina nel contesto dell'invasione russa. Tuttavia, Orban negli ultimi mesi ha favorito - sebbene non approvando - sia l'apertura dei negoziati di adesione dell'Ucraina, sia un nuovo pacchetto di assistenza macroeconomica dedicato a Kiev.

Secondo due fonti del Guardian, Orban dovrebbe incontrare Zelensky nella capitale in quello che sarà il suo primo viaggio a Kiev dall'inizio dell'invasione. Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Zelensky, interpellato dal quotidiano britannico, si è rifiutato di commentare tali indiscrezioni mentre un'altra fonte del Guardian ha affermato: "Orban sarà qui domani (oggi), a meno che non ci sia un cambiamento dell'ultimo minuto".

Una delle fonti di Budapest dei due quotidiani britannici ha affermato che i piani della visita sono stati definiti dopo lunghe trattative sulla questione dei diritti della minoranza ucraina di lingua ungherese che risiede nell'area occidentale dell'Ucraina, vicino al confine tra i due Paesi. "Era una precondizione per l'incontro che la questione dei diritti di nazionalità fosse risolta. Nelle ultime settimane è stato raggiunto un accordo. Saranno in grado di annunciarlo come un successo", ha detto una fonte a Budapest a conoscenza dei dettagli della visita. Sebbene la questione dei diritti di nazionalità sia stata una delle lamentele più sentite da Budapest quando si parla di Ucraina, diversi critici di Orban lo hanno accusato di usare questo tema come una sorta di "cortina fumogena" per sostenere le posizioni russe sul conflitto nei consenssi europei. 
 

Dai blog