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Vertice Ue, da von der Leyen a Metsola: tutti i nomi sul tavolo, ma ancora niente accordo

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È iniziata intorno alle 21.30, in ritardo, la cena tra i capi di Stato e di governo dell'Ue convocata per discutere delle cariche apicali in vista del Consiglio Europeo di fine mese. Assente, come previsto, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in corsa per un secondo mandato come guida dell'esecutivo Ue. La cena è stata preceduta da incontri informali a piccoli gruppi tra i leader, a cui ha partecipato anche la leader tedesca, che invece in un secondo momento ha lasciato la sala per permettere una discussione più franca sul suo nome. Stesso discorso per la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola

I nomi sul tavolo dovrebbero essere Ursula von der Leyen alla Commissione, Antonio Costa al Consiglio Europeo e Kaja Kallas Alto Rappresentante, ma l'intesa deve essere concordata su un pacchetto complessivo: il Ppe, in quanto vincitore delle elezioni, vorrebbe Roberta Metsola presidente del Parlamento per l'intera legislatura, e non solo per due anni e mezzo, come ha spiegato oggi Antonio Tajani, vicepresidente del partito.

In realtà, però, non è attesa alcuna decisione formale entro stasera sui profili dei top jobs comunitari. Lo spiegano fonti diplomatiche europee sottolineando come la tempistica non sia differente rispetto a quanto accaduto sulle nomine cinque o dieci anni fa. "Nulla di nuovo sotto il sole", osservano le stesse fonti spiegando come sia emersa una certa irritazione in alcuni leader per quella che è stata considerata una "mancanza di rispetto", ovvero il fatto che i negoziatori dei tre principali partiti, Ppe-Socialisti-Renew, si siano assentati per riunirsi tra di loro ritardando il vertice tra i 27. 

Pare, inoltre, che il Ppe abbia avanzato anche un'altra richiesta: a quanto si apprende, avrebbe proposto di applicare la rotazione dopo 2 anni e mezzo (come avviene per il Parlamento europeo) anche per la presidenza del Consiglio europeo. In sostanza i primi due anni e mezzo andrebbero a un socialista (Costa il favorito) e gli altri due anni e mezzo a un popolare. Il mandato del presidente del Consiglio, in realtà, è già di una durata di due anni e mezzo ma finora è stato sempre mantenuto per i cinque anni.

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