Europee, Meloni candida Giovanna Giolitti: il colpaccio di FdI
I big della politica italiana alla fine si misureranno alle Europee. E qualcuno lo farà puntando direttamente sul loro nome.
Tutti gli elettori avranno infatti la possibilità di votare Meloni Giorgia detta Giorgia e Calenda Carlo sulla scheda. I nomi di Meloni e Calenda compariranno sia sui simboli sia sulle liste in tutte le 5 circoscrizioni. Meloni batte Calenda per un particolare: la premier sarà capolista in tutte le circoscrizioni. Calenda ha ceduto la testa di lista all'ex ministra Elena Bonetti nel nordovest. Anche Cateno De Luca e l'ex viceministra pentastellata Laura Castelli saranno la testa di lista di 'Liberta'-Sud chiama Nord' in tutte le circoscrizioni. Il nome di De Luca compare anche nel simbolo.
Scelta opposta per i leader di Lega, M5s e Avs, Matteo Salvini, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, che non saranno candidati. La scritta 'Salvini premier' compare però sul simbolo della Lega. In mezzo alla classifica della personalizzazione ci sono Antonio Tajani e Matteo Renzi (candidati in 4 circoscrizioni su 5), Elly Schlein ed Emma Bonino (candidate in 2 circoscrizioni su 5). Forza Italia ha scelto di mettere il nome di Berlusconi sul simbolo; il nome 'Bonino' è scritto in piccolo sul contrassegno di 'Stati Uniti d'Europa'.
Tra i candidati eccellenti, oltre a quello della presidente del Consiglio e della sua aspirante "alternativa" Schlein, ci saranno nel Pd i capilista Stefano Bonaccini (Nord Est), Cecilia Strada (Nord Ovest) e Lucia Annunziata (Sud).
Proprio nella lista di Fratelli d'Italia spuntano altri nomi "pesanti". Quello di Vittorio Sgarbi, per esempio. Non ci sarà il ministro della Difesa Guido Crosetto ma in campo è sceso suo nipote, Giovanni. E a proposito di parenti importanti, tra i candidati meloniani spunta anche Giovanna Giolitti, bisnipote del grande statista Giovanni (cinque volte presidente del consiglio). Tra i già eurodeputati in corsa per la rielezione come Nicola Procaccini e Carlo Fidanza ma anche nomi della società civile come Guglielmo Garagnani, presidente uscente di Confagricoltura, e Anna Olivetti, presidente di Federfarma.