Mario Draghi striglia l'Europa: "Servono riforme, non si può dire sempre no"
Ancora una volta l’Europa si affida a Mario Draghi. L’ex premier e capo della Banca Centrale Europea è stato incaricato dalla Commissione Ue di stilare il rapporto sulla competitività. Durante l’incontro con i presidenti delle commissioni parlamentari dell’Eurocamera, ha evidenziato le criticità che l’Ue dovrà superare per recuperare il gap con i suoi competitors globali. In particolare, Draghi punta tutto sugli investimenti e sulle riforme: “Mi hanno chiesto al termine di Ecofin quale sia l'ordine delle riforme necessarie per l'Ue, quale sia l'ordine non lo so, ma per favore, è il momento di fare qualcosa, decidete voi cosa ma per favore, si faccia qualcosa, non si può passare tutto il tempo a dire no”. Un monito forte quello di Mister Euro che non ha usato mezzi termini: “In Ue c'è immenso bisogno di investimenti. Serve essere competitivi e mantenere nostri sistemi di welfare”.
L’ex premier ha esortato tutti i parlamentari presenti affinché si ritrovi la capacita di agire collettivamente e per l’interesse collettivo. L’invito è a "una riflessione globale sulle leve per rilanciare la competitività europea, compresi gli strumenti a disposizione delle nostre istituzioni". Tradotto, le politiche messe in campo dai Paesi non sono più efficaci: “Ripensare le nostre politiche economiche per aumentare la crescita della produttività e della competitività è essenziale per preservare il modello sociale unico dell'Europa".
"Europa penalizzata da nuovo ordine mondiale": Draghi, un allarme inquietante
Draghi è rimasto poi ad ascoltare i rappresentanti del Parlamento Europeo per oltre un’ora, prima di chiudere i lavori con un altro breve intervento. “In primo luogo, come possono le nostre istituzioni mobilitare una spesa pubblica migliore per sostenere gli investimenti privati negli innovatori che guidano la doppia transizione? In secondo luogo, cosa possiamo fare per stimolare e accelerare l'innovazione innovativa? E terzo, come possiamo colmare il deficit di competenze in Europa? Al di là di queste questioni trasversali, mi interessano molto i settori specifici più esposti alla trasformazione e alla concorrenza internazionale. Sono interessato alla vostra esperienza acquisita attraverso il vostro lavoro parlamentare” ha detto l’ex Capo della Bce. Tutto rimandato quindi al prossimo faccia a faccia.
"Differenze tra gli esiti possibili mai così nette": Draghi, la previsione su Europa ed economia
In serata Draghi ha incontrato anche la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola. In una nota, la guida dell’Europarlamento si è detta soddisfatta del faccia a faccia, rispolverando il vecchio mantra di Mario Draghi: “Lo ringrazio per aver condiviso la sua esperienza e competenza per un'Europa più forte e ambiziosa. Per la nostra Europa, facciamo tutto il necessario”.