Repubblica smentita dall'Ue: "Nessuna ispezione sull'Italia"
"Ue, l'Italia sotto esame". Repubblica titola così la prima pagina di oggi, 12 febbraio. Tempo qualche ora e da Bruxelles arriva la smentita. Non male.
"Oggi a Roma i tecnici della Commissione che interrogano l'esecutivo su 19 quesiti", spiega il catenaccio del quotididano diretto da Maurizio Molinari. Temi della reprimenda? Premierato, giustizia, libertà di stampa. A compendio di questo quadretto, ecco il sondaggio secondo cui per un italiano su due il governo è "sulla strada sbagliata". Peccato che, come dicevamo, l'Unione europea non abbia in programma "nessuna ispezione in Italia", ma solo "un incontro virtuale"
"Non c'è nessuna indagine o ispezione in corso in Italia" rispetto allo Stato di diritto. Quello che posso dire è che siamo nel processo di preparazione del rapporto annuale sullo Stato di diritto, cosa che facciamo per tutti i nostri 27 Stati membri. E in questo contesto abbiamo molti incontri con rappresentanti dei governi nazionali, con altre parti interessate, con Ong, eccetera", spiega il portavoce della Commissione europea, Christian Wigand, rispondendo a una domanda sull'incontro di oggi.
"In questo contesto abbiamo 27 visite virtuali in cui i servizi della Commissione incontrano rappresentanti di autorità nazionali e discutono sulla base del questionario che è stato preparato e poi seguono alcune domande".
"Si tratta di una riunione online, quindi non c'è alcuna delegazione in Italia", ha precisato il funzionario, deludendo immaginiamo chi nella redazione di Largo Fochetti confidasse che dopo "l'ispezione" potesse calare in Italia la troika, commissariando il regime Meloni. E, perché no, magari pure i caschi blu dell'Onu.
"Non posso entrare nei dettagli delle discussioni - ha concluso il portavoce -. Posso dare una spiegazione generale di come funziona il sistema: c'è un questionario generale e poi ci sono alcune domande più dettagliate che vengono discusse. Queste domande coprono i quattro pilastri del rapporto sullo Stato di diritto, cioè il sistema giudiziario nazionale, il quadro della lotta alla corruzione, il pluralismo dei media e altri equilibri istituzionali. Quindi questo è il normale processo che si sta svolgendo. Rispetto all'Italia, avviene esattamente la stessa cosa come in tutti gli altri Stati membri. Questa mattina ha avuto avvio l'incontro specifico virtuale, dove abbiamo normali scambi con le controparti italiane nella preparazione delle relazioni sullo Stato di diritto. Niente di più, niente di meno".