Ue, Macron-Scholz: "Addio unanimità", il patto per boicottare la destra
La riforma dei Trattati europei, con particolare focus sulla regola del voto all’unanimità, va realizzata entro tre anni: questo l'oggetto del patto che il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz avrebbero siglato prima dell’ultimo Consiglio europeo. L'obiettivo sarebbe disarmare centrodestra europeo e sovranisti, il premier ungherese Viktor Orban in primis. A far scattare questa convinzione l'atteggiamento dell’Ungheria contro l’Ucraina e contro l’allargamento dell’Unione.
Secondo Macron e Scholz, come riporta Repubblica, la Governance europea va resa più agile e priva di situazioni di stallo. A favore di questa riforma, in realtà, c'è già stato il voto espresso dal Parlamento europeo il 22 novembre scorso, quando durante la sessione plenaria a Strasburgo è stata approvata una risoluzione in cui si richiede la modifica dei Trattati. Tra le principali modifiche, l’introduzione del voto a maggioranza qualificata su quasi tutte le materie, pieno diritto di iniziativa legislativa all’Eurocamera e la composizione della Commissione.
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Il voto di fine novembre in Parlamento consente di sottoporre le proposte al Consiglio europeo. Poi, dopo questo passaggio, si potrebbe avviare la procedura con notifica ai Parlamenti nazionali. A quel punto il vertice di capi di stato e di governo, presumibilmente a marzo, potrebbe decidere di esaminare le proposte e di convocare una Convenzione composta da rappresentanti dei parlamenti nazionali, dei capi di Stato o di governo degli Stati membri, del Parlamento e della Commissione. Successivamente spetterebbe a una Conferenza intergovernativa l’approvazione finale. Il calendario - secondo quanto scrive Repubblica - prevede che tutto si chiuda entro il 2028, cioè prima dei nuovi ingressi e prima delle successive elezioni europee.
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