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Polonia, la Suprema Corte: "Multe della Ue incostituzionali"

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Una sentenza in Polonia rischia di far crollare il castello di carte (burocratiche) dell'Unione europea e tutta la fragilissima struttura politica di Bruxelles. 

La Corte Costituzionale di Varsavia ha definito "contrarie al diritto costituzionale polacco" le sanzioni imposte dalla giustizia europea per il mancato rispetto delle sue decisioni. La Consulta polacca, organismo sotto l'influenza del governo e che per questo secondo i vertici Ue "non soddisfa" i requisiti di un tribunale indipendente, ha stabilito che le multe imposte dalla giustizia Ue alla Polonia a seguito della controversa riforma della giustizia e per le attività illegali di una miniera di carbone "sono contrarie alla Costituzione polacca". Facile comprendere come questo caso rischi di deflagrare ben al di là delle aule di un tribunale, diventando una bomba politica all'ombra delle tensioni tra "euroentusiasti" ed "euroscettici" e con vista sul temutissimo (soprattutto dal Pse e dalla parte di Ppe più incline all'accordo con i socialisti) possibile exploit dei sovranisti alle prossime elezioni europee nel 2024.

Varsavia e Bruxelles sono ai ferri corti da anni sulla riforma della giustizia promossa dal governo conservatore polacco a guida PiS. I vertici del governo europeo ritengono che le riforme varate dall'esecutivo polacco ostacolino la libertà democratica, Varsavia replica che la riforma è necessaria per sradicare la corruzione tra i giudici. Bruxelles aveva comminato alla Polonia una multa pari a un milione di euro al giorno, poi dimezzata, per non aver applicato una sentenza della Corte di Giustizia europea che chiedeva modifiche alle procedure disciplinari per i giudici. 

La Corte europea aveva anche imposto a Varsavia una multa di 500.000 euro al giorno nel 2021 per essersi rifiutata di rispettare un ordine di chiusura della sua miniera di Turow che produce lignite o lignite. Il verdetto della Corte, rinviato più volte, è stato annunciato mentre il Parlamento polacco si prepara a votare il nuovo governo conservatore, che difficilmente otterrà il via libera delle Camere. Se i conservatori, come è possibile, non riusciranno a raccogliere sufficiente sostegno, sarà il turno dell'alleanza filo-europea guidata da Donald Tusk (ex presidente del Consiglio Ue dal 2014 al 2019) e che ha la maggioranza in Parlamento di formare un governo. 

Nel corso degli anni, la Corte costituzionale polacca ha ripetutamente messo in discussione il primato del diritto comunitario su quello nazionale. Nel 2021, l'allora ministro della giustizia Zbigniew Ziobro ha chiesto alla Corte di pronunciarsi sulla conformità con la Costituzione delle misure provvisorie emesse dalla Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) contro la riforma della giustizia e le attività della miniera di carbone.

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