Ucraina, consiglio Esteri Ue a Kiev: niente fondi Usa, le conseguenze
"Ho convocato per oggi a Kiev i ministri degli Esteri dell'Ue, per il primo incontro in assoluto di tutti i 27 Stati membri al di fuori dell'Ue. Il futuro dell'Ucraina è all'interno dell'Ue". L'annuncio è di Josep Borell, Alto rappresentante Ue per la politica estera, sul social X. Una riunione tenuta segreta fino all'ultimo minuto, mentre dall'altra parte dell'oceano Atlantico gli Stati Uniti hanno "annullato" i fondi per Kiev per evitare lo shutdown. Una misura clamorosa, per motivi sostianzalmente di politica interna (all'ombra dello scontro frontale durissimo tra il presidente Joe Biden e il suo futuro sfidante Donald Trump), che avrà conseguenze pesanti in Ucraina e, di riflesso, in Europa.
La guerra, sottolinea non a caso Borrell incontrando il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, "sta avendo conseguenze profonde per tutto il mondo, ma per noi europei è una minaccia esistenziale. E forse non è vista così da tutti nel mondo". "Per questo - continua - dobbiamo continuare a sostenervi. Stiamo discutendo con i nostri amici e alleati americani: sono sicuro che questa decisione verrà rivalutata". Secondo Kuleba, "quello che è successo al Congresso degli Stati Uniti lo scorso fine settimana è stato un incidente. Abbiamo discussioni molto importanti con i democratici e i repubblicani al Congresso. Stiamo lavorando con entrambe le parti del Congresso per evitare che si ripeta". Il ministro degli Esteri ucraino sottolinea che "gli Usa capiscono che ciò che sta accadendo in Ucraina è molto più grande della sola Ucraina, riguarda la stabilità del mondo intero ed è per questo che sono sicuro che troveremo una soluzione".
Dal canto suo, Biden si premura di sottolineare come il sostegno economico e militare statunitense all'Ucraina "non può essere interrotto in nessuna circostanza". Il voto sugli aiuti è stato calendarizzare con voto separato anziché includere questi ultimi nell'ambito della misura di deroga dal "tetto del debito" federale Usa.
Il tema a Kiev è anche l'allargamento dell'Unione europea. Una riunione, esulta Kuleba, che rappresenta "un evento storico, perché per la prima volta nella storia il Consiglio Esteri si riunisce fuori dai confini attuali dell'Ue, ma all'interno dei confini futuri dell'Ue. E questo è un messaggio di per sé". Significa, continua, che il "sostegno" dell'Ue all'Ucraina prosegue, "e noi siamo molto grati per questo". Borrell ha precisato che si tratta di un Consiglio Esteri informale, perché "si tiene fuori dai confini dell'Unione" e perché questo tipo di riunioni "vengono considerate dibattiti politici di alto livello, che non mirano a prendere decisioni concrete".
Presente anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, appena arrivato a Kiev "dopo un viaggio notturno in treno dalla Polonia". Come riferito dallo stesso capo della Farnesina , "insieme agli altri ministri degli Esteri Ue daremo seguito agli impegni presi in difesa dell'#Ucraina. Anche per la ricostruzione". "L'Italia, che avrà la prossima presidenza del G7, farà la sua parte".