Ursula von Der Leyen, affondo-FdI: "Un manifesto elettorale"
Ursula von der Leyen si porta avanti in vista delle Europee del 2024 e approfitta del discorso sullo Stato dell'Unione per fare campagna elettorale. Seppur tra le righe. Una scelta che non è piaciuta a Fratelli d'Italia, la cui replica non si è fatta attendere. "Presidente Von der Leyen, abbiamo ascoltato una sorta di manifesto elettorale. In parte condivisibile, in parte no, in parte in estremo ritardo. Ecco allora le nostre priorità per i prossimi mesi", ha esordito il capodelegazione di FdI-Ecr al Parlamento europeo. Intervenuto in Plenaria a Strasburgo Carlo Fidanza ha ricordato che "occorre riformare la governance economica mettendo al centro crescita e investimenti, interrompendo i continui insensati rialzi dei tassi da parte della Bce che non abbattono l’inflazione ma causano recessione".
E ancora: "Occorre una transizione ecologica fondata sul realismo e non su obiettivi ideologici che uccidono manifattura e agricoltura, consegnandoci mani e piedi alla Cina. Occorre ridurre la proliferazione normativa che uccide le nostre imprese con vincoli e burocrazia e riportare in Europa le produzioni strategiche". Critiche anche alla revisione della Direttiva sulla qualità dell’aria, approvata proprio in giornata a Strasburgo. A detta di Fidanza si tratta di "una bruttissima pagina per l’Italia. Tutti abbiamo a cuore la salute dei cittadini, ma tale Direttiva si pone degli obiettivi irraggiungibili". Poi la stoccata finale: "Dopo le decisioni assunte ieri dai governi francese e tedesco - a proposito, su questo la sinistra delle porte aperte non ha niente da dire? - rendono sempre più urgente una soluzione concreta contro il traffico di esseri umani e contro l’immigrazione illegale che rende insicure le nostre città. Dalle parole ai fatti!".
Ma Fidanza non è l'unico indignato, ecco che a stretto giro è arrivata la risposta di Nicola Procaccini. L'eurodeputato di Fratelli d’Italia ha premesso di aver apprezzato l’annuncio del presidente della Commissione Ue in merito alla conferenza internazionale contro il traffico di esseri umani, "ma non basta". L'obiettivo è "porre fine al business criminale più redditizio del secolo deve essere una priorità dell’Ue. È nell’interesse delle popolazioni europee schiacciate dal peso dell’immigrazione massiva, ma è anche nell’interesse dei migranti che consegnano nelle mani degli scafisti i loro averi e le loro vite, talvolta con esiti tragici come accaduto anche questa mattina".