Ursula von der Leyen "in bilico": ecco perché ora può saltare
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è in bilico? Dietro a questo interrogativo c'è il cosiddetto Green Deal, un progetto su cui la leader dell'esecutivo europeo ha puntato fin dal momento della sua nomina nel 2019. Anche se poi a rallentare tutto sono arrivati pandemia, guerra e inflazione. Su questo tema non tirerebbe una bella aria nemmeno all'interno del suo partito, la Cdu tedesca. Nel frattempo, come si legge sul Fatto Quotidiano, starebbe continuando a crescere il fronte europeo anti-Green Deal. Fronte del quale farebbe parte pure il Partito popolare europeo. Proprio il partito di cui la von der Leyen dovrebbe essere la candidata per una eventuale rielezione.
"Giorgia Meloni decisiva". Migranti, pure Ursula si inchina: e la sinistra muta
Il Ppe, tra l'altro, nei giorni scorsi è riuscito a impedire che la legge sulla natura potesse passare al voto in commissione Ambiente. Un fatto su cui la von der Leyen avrebbe preferito non dire nulla, scegliendo il silenzio. Questo, però, non è l'unico freno al Green Deal. Anche l'Italia ha contestato non pochi punti di questo accordo, come la regolamentazione dei pesticidi e il risparmio energetico. “Siamo sul punto di fare troppo. Il Green Deal è una buona cosa, ma stiamo per esagerare”, ha detto il deputato del Ppe, Peter Liese.
A frenare le ambizioni della presidente della Commissione sarebbe soprattutto il fronte di destra, che però non risulta compatto. Non resta che attendere il prossimo voto in plenaria, in programma l'11 luglio, per capire cosa succederà. Che ci sia una spaccatura nel partito è stato confermato qualche tempo fa anche dal presidente della commissione Ambiente Pascal Canfin: "C’è una chiara battaglia tra la linea incarnata da Weber e la linea incarnata da Von der Leyen nel Ppe”.
Ursula von del Leyen come Vladimir Putin: gara a chi la spara più gross
Intanto, però, c'è anche chi invita la von der Leyen a battersi per il Green Deal. Come lo spagnolo César Luena del gruppo Socialisti e Democratici, che ha spiegato come la rielezione del capo dell'esecutivo Ue non dipenda solo dal Ppe ma da una maggioranza più ampia: “Il mio gruppo l’ha sostenuta per diventare presidente con una politica chiave: il Green Deal europeo. Ora la sua famiglia politica si sta allontanando da quell’accordo e lei non ha detto nulla. Prima della plenaria di Strasburgo, la signora Von der Leyen dovrebbe reagire”.
Ue, 100 miliardi per pagarsi gli stipendi: l'ultimo scandalo