Salvini conto Lagarde e Bce: "Di cosa non si rendono conto"
Una rovina per famiglie e imprese. Quella di Matteo Salvini alla Bce è più una constatazione che una domanda. "La Banca centrale europea - sottolinea il leader della Lega, nonché vicepremier e ministro di Infrastrutture e Trasporti - si rende conto che con la sua politica sui tassi magari riduce dello zero virgola l'inflazione ma danneggia famiglie e imprese. Per chi ha un mutuo a tasso variabile adesso sono problemi. Mi piacerebbe che la politica economica e infrastrutturale non seguisse solo gli algoritmi in banca e al ministero". "Si deve tenere conto che dietro l'economia ci sono uomini e donne", sottolinea il leghista intervenendo all'assemblea di Confcooperative in corso a Roma.
"Un mondo a tassi negativi o zero non ci sarà mai più. Ce lo dobbiamo dimenticare", ribatte a distanza Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo, alla presentazione della banca digitale Isybank, a Milano, intervistato sul palco in risposta a una domanda sulla politica monetaria della Bce. "Non ho un parere negativo sul percorso di questi anni (della Eurotower, ndr). Siamo in un mondo che non tornerà più a tassi zero". Il futuro "ci porta a immaginare un ulteriore aumento di 50 punti base. Poi, se l'inflazione torna a livelli ragionevoli ci potrà essere un percorso che porta alla riduzione dei tassi di interesse".
In attesa delle decisioni della Banca centrale europea presieduta da Christine Lagarde (e dopo la pausa sul rialzo dei tassi annunciata ieri dalla americana Fed) le Borse europee si muovono senza una direzione ben precisa. In netto rialzo i rendimenti dei titoli di Stato, con gli investitori che prevedono ulteriori ritocchi da parte di Francoforte. Sul fronte valutario l'euro sale a 1,0845 sul dollaro. L'indice d'area Stoxx 600 cede lo 0,4%, in vista dell'avvio di Wall Street dove i futures sono in calo. Seduta negativa per Parigi (-0,7%), Francoforte (-0,6%) e Milano (-0,4%), piatte Londra (+0,08%) e Madrid (+0,03%). I listini sono appesantiti dal comparto tecnologico (-1,7%). Vendite anche sulle auto (-0,8%) e sul lusso (-1,4%). Seduta in calo per le banche e le assicurazioni (-0,5%), con Deutesche Bank (-1,7%) che vede un calo del 20% del trading nel corso del trimestre. In rialzo l'energia (+0,3%), con il prezzo del petrolio che continua a correre. Il Wti sale dell'1,2% a 69,10 dollari al barile e il Brent si attesta a 74,1 dollari (+1,2%).