Lega dichiara guerra alla Ue: "Approvata la patrimoniale", italiani rapinati
L’approvazione della direttiva sulle case green si traduce in una patrimoniale. È quanto sostengono Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, capigruppo della Lega a Camera e Senato. “Dopo l’auto - si legge nella nota congiunta - l’Ue attacca le nostre case. Il tutto in nome della transizione energetica ideologizzata all'estremo per poter mettere le mani su due settori fondamentali come le auto e il patrimonio immobiliare”.
Casa "verde", via libera dall'Ue alla rapina: come (e con che tempi) ci rovinano
Per i due leghisti si tratta di una “eurofollia a cui hanno preso parte Pd e M5s, favorevoli all’ennesima mannaia voluta da Bruxelles”. L’intento del partito di Matteo Salvini è invece chiaro: “Tutelare l'ambiente e il futuro del pianeta ma senza permettere che imprese e lavoratori paghino di tasca propria le conseguenze di una direttiva che scientemente non ha voluto tener conto del contesto patrimoniale del nostro Paese”. Sull’argomento è intervenuta anche l’europarlamentare Susanna Ceccardi: “Sarebbe bellissimo che tutti avessimo case grandi, efficienti e meravigliose. Ma ogni cosa ha un costo, e la scelta di oggi della maggioranza del Parlamento Europeo carica sul portafoglio degli italiani questa decisione senza senso”.
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“Nonostante i 216 voti contrari - ha aggiunto - tra cui il blocco della Lega, la plenaria di Strasburgo ha dato il via libera alla diretta sulle case green. Il problema è sempre il solito: l'asse PD-5 stelle, rinvigorito dall'elezione di Elly Schlein, ha assecondato ancora una volta la volontà degli ultrà del clima. Che per smacchiare la pagliuzza, le case degli italiani, si perdono la trave, ovvero le grandi multinazionali cinesi ed indiane che comprano gas e carbone dalla Russia. Mentre qui, quindi, per ridurre dello zero virgola l'inquinamento, mettono le mani nelle tasche della gente, dall'altra parte del mondo se la ridono inquinando ed esportando a più non posso”.