Qatargate, il pm che invoca la rivolta: "Il popolo scenda in piazza"
Il Qatargate è stata ribattezzata la "Mani pulite" dell'Europarlamento. Il pm che sta conducendo l'inchiesta, Michel Claise, è un po' il Tonino Di Pietro del Belgio. E come il magistrato di Montenero di Bisaccia è animato da un furore mistico contro i politici corrotti, tanto da invitare il popolo belga a scendere in piazza, per la spallata definitiva alla "Prima Repubblica" di Bruxelles e Strasburgo.
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A un anno dalla pensione, la toga con la passione per i gialli, si lascia intervistare dal quotidiano L'Echo e usa parole durissime contro il suo Paese, sospettato di "immobilismo" nella lotta alla corruzione: "Bisogna porre la domanda al mondo politico. Penso, come ho detto spesso, che ci sia una cecità che fa sì che in Belgio il fenomeno non venga preso in considerazione". In tv, due politici hanno detto, testualmente, che "si dovrebbe fare qualcosa" contro questa piaga. "Il fatto che dicano 'dovrebbe' li rende quasi complici", sottolinea Claise.
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"L'incompetenza nel combattere la corruzione crea un senso di impunità per le organizzazioni criminali". Il ragionamento è generale, ma alla luce dell'inchiesta Qatargate vale a maggior ragione per gli europarlamentari accusati di intascare laute prebende e mazzette in nero da Qatar, Marocco e altri Paesi interessati a "dirigere" le politiche europee, a ogni livello. Claise auspica la creazione di una Procura che si occupi di reati finanziari e un'Agenzia che combatta la corruzione, riporta il Corriere della Sera, "Devono rendere conto all'esecutivo", e solo a quello.
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Il placido Belgio viene dipinto come un Paradiso per i criminali, a cominciare dai narcotrafficanti: "Un grammo di cocaina pura si vende a 50 euro. In un anno e mezzo abbiamo sequestrato circa 100 tonnellate di droga. Fate il calcolo". Secondo le stime più catastrofiste, viene bloccato solo il 10-12 % del traffico che passa dal porto di Anversa, "che è un colabrodo". "Il sistema bancario internazionale è coinvolto nel riciclaggio. Bisognerebbe pensare a enormi multe che facciano da deterrente". Nel frattempo, spiega, ben vengano i moti di piazza soprattutto dei giovani, proteste in stile Greta Thunberg in grado di far capire a chi comanda che il vento sta cambiando. Il Belgio e l'Europa del 2023 sono sempre più simili all'Italia del 1992.
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