Covid dalla Cina, l'agenzia Ue: "Ingiustificati i controlli negli aeroporti"
L'introduzione nei Paesi dell'Unione europea di screening obbligatori per i viaggiatori in arrivo dalla Cina viene ritenuta "ingiustificata" dall'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Mentre i governi si interrogano come prevenire una nuova ondata di contagi Covid e il mondo assiste all'impotenza di Pechino di fronte al virus, l'agenzia Ue così si è espressa in una dichiarazione al riguardo, rimbalzata su diversi media francesi, e ha ricordato che i Paesi dell'Unione hanno "livelli relativamente alti di immunizzazione e vaccinazione" e "le varianti che circolano in Cina stanno già circolando nell'Ue".
Proprio per via della maggiore immunità della popolazione europea, e della "precedente comparsa e successiva sostituzione delle varianti attualmente in circolazione in Cina", l'agenzia ha definito "ingiustificati i controlli e le misure di viaggio sui viaggiatori provenienti dalla Cina". Le potenziali infezioni importate sono state "piuttosto basse" rispetto ai numeri che si hanno già quotidianamente, e che i sistemi sanitari "sono attualmente in grado di gestire", ha aggiunto l'Ecdc. All'aeroporto lombardo di Malpensa, la percentuale di positivi tra i passeggeri dei voli provenienti dalla Cina è al momento del 50%: uno su due ha il Covid.
A definire "sbalorditiva" la dichiarazione dell'agenzia Ue per le malattie è anche Pierfrancesco Majorino, candidato di centrosinistra alla presidenza della Regione Lombardia alle prossime elezioni regionali ed ex europarlamentare. Di certo, dunque, non pregiudizialmente avverso a Bruxelles. Commentando la presa di posizione dell'Ue, che "lascia interdetti", Majorino afferma: "Insisto con quanto ho già dichiarato: l'Unione europea deve prendere subito i necessari provvedimenti perché avvengano tamponi di controllo obbligatori in tutti gli aeroporti Ue ove arrivano voli dalla Cina. Non possiamo permetterci ritardi e incertezze ed è indispensabile far di che si tenga alta la guardia". "Regione Lombardia - prosegue - in questo deve mostrare grande tempestività e il governo deve insistere con questa richiesta a Bruxelles".