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Qatargate, Salvini contro il Pd: "Penosi", quel "no" sospetto di un anno fa

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Durissime le parole di Matteo Salvini sul Qatargate, e una durissima accusa dalla Lega al Pd e alla sinistra europea. Dalla chat del Carroccio filtra il commento del segretario, nonché vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, sulla maxi-inchiesta belga sulla corruzione all'Europarlamento, che ha portato all'arresto della vicepresidente dell'assemblea, la greca Eva Kaili, il suo compagno italiano Francesco Giorgi e l'ex europarlamentare Pd (poi Articolo 1) Antonio Panzeri. E i media riferiscono del coinvolgimento di altri 60 onorevoli. Per ora, la componente politica al centro dell'indagine è S&D, di cui fa parte il Pd. "Da anni infangano la Lega cercando rubli (che non ci sono) con articoli, inchieste e commissioni -  è lo sfogo di Salvini con i suoi -, ma allo stesso tempo gli passavano sotto il naso milioni di euro in corruzione dai paesi islamici. Penosi". 

E sul profilo Instagram ufficiale della Lega - Salvini premier, ecco arrivare un nuovo atto d'accusa ai socialisti europei. "Nell’ottobre del 2021, la delegazione francese del gruppo Identità e Democrazia presentò una interrogazione sugli accordi sull’aviazione con il Qatar, chiedendo spiegazioni. A seguito della risposta da parte della Commissione Europea, ritenuta insufficiente, il gruppo Identità e Democrazia, per voce di Marco Campomenosi (capo delegazione Lega), in accordo con il coordinatore ID Roman Haider (delegazione austriaca gruppo ID), chiese audizione e dibattito in commissione Trasporti per ottenere maggiore chiarezza dall’Ue sul tema, nel corso della riunione dei coordinatori del 25 gennaio 2022. I gruppi di sinistra del Parlamento Europeo si opposero alla richiesta, rinviando tutto a data da destinarsi, suggerendo di svolgerla dopo la ratifica degli Stati coinvolti".

"Una questione che presenta molti lati oscuri e punti interrogativi - afferma ora lo stesso europarlamentare leghista Campomenosi -. A oggi, è clamoroso che il Parlamento ancora non sia stato coinvolto nella procedura, trattandosi di un accordo tra Commissione europea e Qatar, previo accordo degli Stati. Noi abbiamo chiesto chiarezza e trasparenza fin da subito in Parlamento senza attendere l’esito della procedura, ma abbiamo sempre trovato un muro di gomma come risposta. Cosa c’è da nascondere? Non ci fermeremo finché non verrà fatta luce fino in fondo: già oggi scriveremo una lettera alla Commissione per chiedere una sospensione immediata".

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