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Qatargate, le vacanze da 100mila euro della figlia di Panzeri

 Silvia Panzeri

Pietro De Leo
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Voi, popolo del b&b, chirurgici frequentatori dei siti low cost, con la prospettiva mentale tarata verso il basso (nel senso del risparmio), vi domandate come si possa trascorrere una vacanza spendendo 100 mila euro? E allora vi aiutiamo noi, in una breve guida turistica per attivisti extralusso di sinistra.
Passo indietro: nell'inchiesta Qatargate, uno degli indagati, Antonio Panzeri, ex europarlamentare del Pd, è stato intercettato dagli inquirenti mentre parla con la moglie. Tema della conversazione, l'organizzazione di un soggiorno. Ebbene, ad un certo punto, la signora dice di aver «dato uno sguardo ai prezzi per il periodo di Natale», anche se non può «permettersi di spendere 100 mila euro per le vacanze come l'anno scorso».

 

 

Certo, siamo ancora nel campo del presunto, del "da accertare", e il nostro è un divertissement ipotetico. Ma dalle foto pubblicate sui social dalla figlia della coppia (anche lei, come mamma e papà, finita agli arresti), poi prontamente rimosse, si può ricavare qualche parametro. La pargola ritrae se stessa in luoghi come Doha, Miami, Montreal. E allora eccolo, il prontuario del progressista con valigia (di Louis Vuitton, come vuole il soumaoramente corretto di questi periodi).

Per esempio, a Doha, in Qatar, patria a quanto pare assai cara alla famigliola, c'è da fiondarsi al Mandarin Oriental. Qui, infatti, ha loco una lussuosissima suite, salita agli onori delle cronache perché per qualche giorno vi ha trascorso ore liete David Beckham, arrivato colà per i mondiali in quanto ambasciatore del calcio inglese. Ebbene, per questo gioiello che prevede palestra, spa e piscina private, oltre ad una vista mozzafiato, bisogna sborsare 23 mila euro a notte.

 

 

Cambiando destinazione, Miami Beach, ecco la "Penthouse suite" del Faena Hotel. In questo caso bisogna staccare un assegno di circa 41 mila euro. Vista Oceano, piscina a sfioro, cinque camere da letto, ognuna delle quali con balcone. Come alternativa, considerando che il buon Panzeri pare fosse in rapporti assai buoni anche con il Marocco, si può sempre optare per la "Grand Riad", dell'"hotel Royal Mansour", 40 mila euro a notte. La minireggia ha una sala cinema, un hamman, palestra e piscina privata. E chissà, magari, se non buttasse male di questi tempi per la vacanza d'élite progressista si potrebbe sempre puntare al bersaglio grosso, l'Emphaty Suite del Palms Casino Resort di Las Vegas. Vuoi mettere, per il radicalchic, addormentarsi fra gli squali immersi in formaldeide del grande Damien Hirst? Da "vacanza intelligente" per veri intellettuali della gauche. Per il relax spiccio, invece, ci sono bar personale, sale massaggi e palestra. Costo, 100mila dollari a notte, a meno che non si tratti di un cliente "pesante" del Casino con 1 milione di dollari di credito, in quel caso è gratis. Il prezzo è un po' altino, certo, ma accessibile con una colletta tra compagni del sodalizio. Considerando le cifre emerse dall'inchiesta, qualche giorno ci potrebbe scappare.

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