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Qatargate, indiscrezioni-choc: Parlamento europeo, tutti a casa?

Alessandro Gonzato
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«Può succedere di tutto», confida a Libero un alto funzionario del parlamento europeo. Scusi: ma cosa intende per «tutto»? «Che si voti la prossima primavera, senza arrivare al 2024: la situazione può precipitare, e qui, per le istituzioni, l'immagine è fondamentale». Molto difficile, e c'è anche la guerra tra Russia e Ucraina. Tecnicamente poi non ci sono precedenti: da quando si vota per l'eurocamera la legislatura non è mai finita prima. E però è vero che al parlamento europeo non ci sono neanche precedenti di uno scandalo simile. «Che è solo all'inizio», taglia corto il funzionario.

Che possa venire giù tutto lo si sussurra eccome a Bruxelles, in privato. Se ne parla fuori dal palazzo, al cui interno c'è il terrore di pronunciare le cinque d'improvviso famigerate lettere. "Q-A-T-A-R". Possibili intercettazioni, sospetti: ci si guarda da ogni cosa.

 

 

MANETTE E URNE - Tecnicismi a parte, la paura di un "tutti a casa" - oltre ovviamente all'incubo di nuove perquisizioni- ha iniziato a girare. La si respira specialmente tra i socialdemocratici i quali temono (a ragione) di perdere un significativo numero di seggi tornando alle urne a stretto giro, dato che al momento sono gli unici investiti dall'indagine che stando alle ultime dichiarazioni di pezzi grossi dell'istituzione - e a quanto trapela da fonti vicine alla procura di Bruxellessarebbe sul punto di ingigantirsi. «Temo che di casi ce ne saranno altri», dice Hannah Neumann, eurodeputata dei Gruenen, gli ecologisti tedeschi del Gruppo Verdi-Alde, ma soprattutto presidente della Darp, la Delegazione del parlamento per i rapporti con la Penisola Arabica. «È sufficiente guardare la cosa razionalmente», spiega Neumann, che si chiede: «Cosa ci fai con un parlamentare? O provi con altre istituzioni, o devi provare con più eurodeputati. Con uno non ottieni niente».
Non fa nomi.

Il socialista italo-belga Marc Tarabella è stato sospeso dal partito e al suo storico assistente Giuseppe Meroni gli inquirenti hanno sequestrato l'ufficio. Meroni ha lavorato a lungo con Panzeri, e Tarabella è molto vicino all'ex europarlamentare di Pd e Articolo Uno accusato di corruzione e riciclaggio.
Tarabella ha subìto una perquisizione domiciliare, il sequestro del pc e dello smartphone. In mezzo allo scandalo, con posizioni diverse, sono finiti anche il Dem Andrea Cozzolino (Francesco Giorgi, il compagno dell'ormai ex vicepresidente Eva Kaili, è suo assistente), la socialdemocratica Marie Arena, il collega Dem Pietro Bartolo (ieri anche l'ufficio di un suo assistente, Davide Zoggia, è stato sigillato, e Zoggia collabora con tutto il gruppo del Pd in Europa).

 

 

Il parere di Michiel van Hulten, ex legislatore ed ex presidente del partito laburista olandese, che dal 2019 fa parte di Transparency International Eu, non lascia spazio a interpretazioni: «È molto probabile che in questo scandalo saltino fuori nomi di cui non abbiamo ancora sentito parlare. C'è un'influenza indebita su una scala mai vista finora. E», aggiunge, «non c'è bisogno dei sacchi di soldi. Può comportare viaggi in Paesi lontani pagati da organizzazioni straniere. Il problema è più diffuso».

MARKETING - Van Hulten è stato eurodeputato dal '99 al 2004, prima funzionario Ue, a Bruxelles si è occupato a lungo di questioni relative alla trasparenza, e dal 2012 al 2014 è stato amministratore delegato di VoteWatch, l'organizzazione che monitoria i processi decisionali delle istituzioni europee. Ieri è stata destituita la Kaili e i vertici dell'Ue vogliono ripulire l'immagine dell'istituzione. L'Ue è anche marketing. Sospensioni e autosospensioni dei parlamentari rischiano di rallentare provvedimenti. Che il marcio sia già entrato in diversi dossier ormai è chiaro. La presidente del parlamento Roberta Metsola ha usato parole di fuoco, ha dichiarato che l'Europa «è sotto attacco», che non ci sono precedenti. Più di qualcuno ci ha letto possibili clamorosi sviluppi.

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