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Qatargate, l'inquietante patto islamico tra emiri e sinistra: cosa c'è dietro

Pietro Senaldi
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Lo scandalo che sta travolgendo la sinistra europarlamentare, pizzicata con sacchi di contanti- centinaia di migliaia di euro- in casa, per far passare mozioni attestanti che il Qatar è una nazione che rispetta i diritti dell'uomo, una sorta di Bengodi dei lavoratori, ha due aspetti, uno più inquietante dell'altro. Il primo, quello che paragona le condizioni dei 6.500 immigrati morti nella costruzione degli stadi dove si sta giocando il mondiale decessi che gli emiri hanno giustificato con cause cardiovascolari - più o meno a quelle dei manager californiani di Google, ci dice quanto sia sputtanata l'assemblea di Bruxelles.

Ci sono politici che incassano 15-18mila euro al mese per rappresentare l'Europa ma non se li fanno bastare e appaiono, agli occhi del pianeta, come persone corruttibili, pronte a dare la patente di democraticità in cambio di lauti compensi. A parole non fanno altro che difendere i diritti degli omosessuali e promuovere l'uguaglianza delle donne, nella pratica assolvono regimi omofobi e misogini. Il fatto che la corruzione alberghi soprattutto a sinistra, con il Pd, la Bonino e gli amici di Fratoianni che, dopo aver accusato nell'ordine Berlusconi, Salvini e Meloni di danneggiare l'immagine del nostro Paese, squalificano l'Italia in tutto il mondo, non è un caso. Chi vuole trovare copertura ai propri loschi affari, per essere più efficace si rivolge ai moralisti e a quanti si sono dati l'infarinatura di incorruttibili e politicamente corretti.

 

 

Il secondo aspetto è ancora più allarmante e riguarda chi finanzia le organizzazioni umanitarie, tra le quali Fight Impunity, quella fondata da Antonio Panzeri, l'ex sindacalista della Cgil transitato per tutto l'arco della sinistra, dai Ds al Pd, ad Articolo 1, con all'attivo tre legislature da europarlamentare nonché la presidenza della delegazione Ue per le Relazioni con i Paesi del Maghreb. Non si può fare di ogni erba un fascio di banconote, ma è sempre più evidente che, oltre qualche personaggio di buone intenzioni mal riposte, tra i finanziatori di queste associazioni ci sono fondi con intenzioni opache e Paesi, come il Qatar, che dando soldi alle imbarcazioni che trasportano i clandestini in Europa, sponsorizzano di fatto l'immigrazione illegale per scopi tutt' altro che umanitari. L'obiettivo del Qatar, come delle altre teocrazie islamiche della Penisola Araba, è arrivare alla colonizzazione dell'Europa, economicamente con investimenti cospicui e culturalmente con milioni di seguaci di Allah aiutati a insediarsi nelle nostre città.

Quel che la Cina fa in Africa alla luce del sole, e peraltro migliorando le condizioni degli Stati che colonizza, Qatar e affini lo fanno in Europa, peggiorandole. La cosa imperdonabile è come questo avvenga con la complicità della sinistra, interessata come nel caso di Panzeri, più spesso accecata dall'ideologia.

 

 

Il Pd ha sposato la causa degli immigrati nella speranza che essi lo votassero. Il risultato è stato invece che così ha perso il consenso dei ceti popolari, messi in concorrenza con i nuovi arrivati. In odio al conservatorismo e ai suoi valori, radicati nella cultura occidentale, ha poi allargato le braccia all'Islam, senza capirlo né integrarlo. Gli emiri, che hanno una visione più ampia e a lungo termine di Boldrini, Letta e compagni, hanno visto il pertugio e ci si sono buttati con tutta la loro forza per lanciare la sfida all'Occidente. Dalle notizie delle ultime ore, lo scandalo delle mazzette islamiche all'Europarlamento pare destinato ad allargarsi. Certo, le istituzioni dell'Unione ne escono malissimo. Quando scoppiò la pandemia, l'assemblea di Strasburgo chiuse.

Poi è stata la volta della guerra in Ucraina, dove l'Europa è tuttora basculante tra irrilevanza e divisioni. Adesso arrivano le tangenti per plaudire regimi che sono la negazione di quanto la Ue dice di voler difendere. Pensare, visto quanto sta emergendo, che gli Stati europei riescano ad avere una politica migratoria unitaria è atto irrealistico, specie da quando abbiamo scoperto che a ostacolare questo processo non ci sono solo i diversi interessi nazionali e la miopia della sinistra, ma anche cospicui interessi personali di politici senza dignità. 

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