Antonio Panzeri, chi nella sua Ong: dimissioni-lampo
C'è una sottile ironia nel fatto che l'ong fondata da Antonio Panzeri arrestato a Bruxelles con l'accusa di aver ricevuto denaro dal Qatar per fare attività di lobbying presso l'Europarlamento si chiami "Fight impunity" (combattere l'impunità) e sia attiva nella difesa dei diritti umani, considerando che gli Stati tirati in ballo dall'indagine dei magistrati belgi sono proprio il Qatar e il Marocco, non proprio specchiati sul tema.
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E l'imbarazzo a sinistra è ancora più grande perché l'ex europarlamentare del Pd, passato poi in Articolo 1, aveva riunito personalità di primissimo piano nel Consiglio dei membri onorari della sua Ong: Emma Bonino, ex ministra e commissaria europea, Federica Mogherini, ex ministra degli Esteri con Renzi poi Alto rappresentante dell'Ue, l'ex ministro francese Bernard Cazeneuve, il medico congolose Denis Mukwege premio Nobel per la pace 2018 e pure Dimitris Avramopoulos, ex commissario europeo all'Immigrazione lestissimo a dimettersi dal board onorario di Fight Impunity. Anche perché il politico greco è in lizza (con l'italiano Luigi Di Maio) per la poltrona di inviato Ue nel Golfo Persico.
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Nella "italian connection", come è già stata ribattezzata dai pm belgi tutta questa vicenda, un ruolo di spicco lo avrebbero ricoperto anche moglie e figlia dell'ex europarlamentare Pd, Maria Dolores Colleoni e Silvia Panzeri. "Quest'ultima - sottolinea il Corriere della Sera - avvocato con un curriculum che indica, come ultimo corso di perfezionamento, una specializzazione in diritto dell'Unione Europea - mentre la bacheca Facebook è una galleria di cartoline dalle vacanze, anche in Qatar".
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