Vaccino, il ceo di Pfizer dà buca all'Europarlamento: si scatena il sospetto
Il numero uno di Pfizer, Albert Bourla, ha rifiutato di comparire davanti al Parlamento europeo: si tratta della seconda volta di fila che preferisce dire di no a un'audizione sulle trattative portate avanti con la Commissione Ue per la fornitura di vaccini. Lo ha fatto sapere su Twitter la presidente della commissione speciale sul Covid dell'Eurocamera, Kathleen Van Brempt.
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"Il Parlamento europeo ha il diritto di ottenere piena trasparenza - ha sottolineato la deputata - il fallimento della Commissione Ue e di Pfizer nel dare risposte mostra un disinteresse per il ruolo del Parlamento europeo e getta un'ombra inutile sul successo della strategia europea sui vaccini". I rifiuti di Bourla, infatti, non fanno che incrementare sospetti sui rapporti con la Commissione. Un suo intervento potrebbe aiutare a dissipare tutti i dubbi.
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"Rispetto all'audizione di ottobre non abbiamo ulteriori informazioni da condividere quindi declino rispettosamente l'invito": così il ceo di Pfizer avrebbe risposto alla richiesta di spiegazioni arrivata dalla presidente della commissione speciale sul Covid. In particolare, le avrebbe inviato una lettera per ufficializzare il suo rifiuto ad apparire davanti agli eurodeputati. "Poche settimane fa, la nostra presidente per i mercati internazionali, Janine Small, ha già testimoniato davanti alla vostra commissione", ha spiegato Bourla. In quell'occasione, però, a differenza di Gilead Sciences, Sanofi, AstraZeneca e Moderna, tutte rappresentate dai loro ceo, Pfizer fu l'unica società a mandare una dirigente al posto di Bourla.
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