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La Ue non funziona più? Macron ne fonda un'altra altrettanto inutile

Carlo Nicolato
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Ieri a Praga si è riunita per la prima volta la Comunità politica europea, l'invenzione di Macron di cui francamente non sentivamo la mancanza. I rappresentanti di 44 Paesi europei, nel novero vanno aggiunti alcuni che si danno per europei ma in realtà si trovano in Asia, si sono seduti intorno a un tavolo metaforico per dirsi le stesse cose che si dicono già a Bruxelles, il più delle volte inutilmente. Ci si è dati di gomito constatando il successo dell'isolamento russo e si è parlato di gas, lo ha fatto in particolare Draghi che ha ribadito la necessità di lavorare insieme per affrontare il problema prima che sia troppo tardi, altrimenti addio Unione Europea (quella vera, non la Cpe). E poi il clima, la sicurezza, la difficile situazione economica, l'immigrazione...

 

 

 

DALLA CECA ALLA CPE

A cosa serve dunque la Comunità politica europea? Certamente a confondere la gente. Per chi ha una certa età è un attimo fare confusione tra Comunità politica europea e la Comunità economica europea, antesignana dell'Unione Europea, ovvero la Cee. Senza considerare che ai tempi, prima ancora, c'era anche la Ceca, Comunità europea del Carbone e dell'Acciaio, e il Mec, Mercato unico europeo. Un problema che non sfiora Macron, vista la giovane età. Per lui che l'ha ideata la Cpe è un progetto di integrazione europeo aperto a tutti quei Paesi che ne sono al margine e vogliono entrare nella Ue (salvo ovviamente la Gran Bretagna che ne è appena uscita). Una specie di sala d'attesa che rischia di trasformarsi in un purgatorio senza ascensore per il paradiso (si fa per dire...).

 

 

 

IL PROGETTO FRANCESE

E forse è proprio quello che Macron vuole, ovvero dare a certi Paesi l'illusione di essere in Europa senza in realtà esserlo. Un contentino per "tenerseli buoni". Per altri è solo una vetrina per mettere in mostra un'Europa potenziale con interessi economici, poche affinità politiche e soprattutto senza alcuna attinenza storica e culturale. Cosa c'entra infatti l'Azerbaigian con l'Europa? Se escludiamo il gas, nulla. «Serve a "cercare un nuovo ordine senza la Russia di Putin" ha detto ieri Borrell dando l'idea che nemmeno lui sapesse cosa facesse lì a Praga (così come noi il più delle volte ci chiediamo che cosa ci faccia lui a Bruxelles). Tantopiù che, come ha sottolineato un funzionario presente all'incontro, con la Ue la Cpu non ha nulla a che fare, sebbene sia stata la stessa Ue ad averla convocata: «Non sostituisce organizzazioni, strutture o processi esistenti e non mira a crearne di nuovi in questa fase». E nemmeno era previsto un documento finale o una dichiarazione formale. Un divertissement, una scatola piena di retorica, dove si parla tanto e non si decide nulla. Un po' come il Parlamento europeo. 

 

 

 

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