Bce, svolta-Lagarde: stop all'acquisto di titoli. Ecco che cosa cambia, panico sui mercati
E all’improvviso lo spread torna di attualità. Questo perché la svolta della Banca centrale europea annunciata da Christine Lagarde si è rivelata più dura del previsto. A partire dal luglio la Bce alzerà i tassi di interesse per la prima volta dal 2011 e imporrà lo stop per gli acquisti di titoli di Stato nell’ambito del Quantitative easing. Seguirà un secondo aumento a settembre, il tutto con lo scopo di porre un freno all’inflazione.
Il problema è che senza l’acquisto dei titoli di Stato da parte della Bce si torna in balia dello spread, che infatti dopo l’annuncio della Lagarde è subito volato a 214 punti base. Il rendimento del Btp italiano a 10 anni ha toccato il 3,58% con un aumento superiore ai 20 punti base. Inoltre le Borse europee hanno accusato il colpo della conferenza stampa della Lagarde: non stupisce che a perdere di più è stata Milano, che ha lasciato sul terreno oltre due punti percentuali (Ftse Mib a 23.735 punti, -2,07%), seguita da Francoforte (Dax, -1,65%), Parigi (Cac, -1,54%) e Londra (Ftse 100, -1,22%).
Dalla conferenza stampa di Amsterdam la Lagarde ha fatto sapere che la Bce “non tollererà” episodi di frammentazione finanziaria che mettano a rischio la trasmissione della politica monetaria all’intera eurozona: “Se sarà necessario aggiusteremo gli strumenti esistenti o useremo nuovi strumenti. Siamo impegnati nella trasmissione della politica monetaria e la frammentazione sarà evitata nella misura in cui impedirà la trasmissione della politica monetaria”.