Josep Borrell, "ho la lista di armi per l'Ucraina". L'Unione europea in guerra militare contro Putin
"Torno con una lista di armi di cui gli ucraini hanno bisogno. E noi la seguiremo". Sono le parole di Josep Borrell, Alto rappresentante Ue per la politica estera, in una intervista al Corriere della Sera. Di fatto, il ministro degli Esteri di Bruxelles, ha schierato l'Unione europea a fianco del presidente ucraino Volodymyr Zelensky anche a livello militare, a chiare lettere. Un addio anche formale alle ipotesi di "mediazione" tra Mosca e Kiev.
Di ritorno dalla visita in Ucraina insieme alla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, Borrell spiega: "Come Unione Europea non abbiamo armi. Dobbiamo bussare alla porta degli Stati membri e dire cosa serve" coordinandosi. "Gli ucraini stanno resistendo alla Russia, che non è riuscita a entrare a Kiev. È un grande fallimento per Mosca, che ora sta concentrando tutta la sua capacità militare sul Donbass, dove probabilmente vogliono avere una vittoria per il 9 maggio a fini di propaganda. La grande battaglia nei prossimi giorni sarà lì, le persone andranno evacuate ma da quello che vediamo i russi non vogliono che i civili se ne vadano. L'attacco indiscriminato sulla stazione ferroviaria di Kramatorsk ne è un'orrenda prova. Purtroppo temo che continueranno a bombardare i convogli in fuga".
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"Il presidente Zelensky è consapevole che la vera battaglia sarà in Donbass. E anche per questo dobbiamo accelerare la consegna delle nostre armi", ha sottolineato ancora Borrell. E poi sulle sanzioni dice: "Sono importanti, ma le sanzioni non determineranno il risultato della battaglia del Donbass: è chiaro che la guerra si deciderà nel Donbass ed è una questione di capacità militare nel breve termine. Non solo di sanzioni sul gas. Questo determinerà anche i negoziati di pace".