Massimo Cacciari sulle sanzioni: "L'Europa ha fallito e ha condannato l'Italia". La "spirale", ecco che fine faremo
"L'Europa ha già fallito". Anche sulla guerra in Ucraina Massimo Cacciari non si risparmia. Per il filosofo ora non resta che sedersi a un tavolo e trattare. Per farlo Cacciari evoca "una nuova Yalta". "Dobbiamo spingere i Tre imperi, Mosca, Washington e Pechino, a trattare. È una questione di realismo. Sono loro che devono trovare un accordo e dobbiamo metterci in testa che il vecchio ordine traballa". Al Giornale l'ex sindaco di Venezia vede come unica via di fuga per Volodymyr Zelensky la diplomazia.
D'altronde le sanzioni di Europa e Stati Uniti ai danni della Russia fanno male a Mosca, ma anche ad altri Paesi membri: "Ad alcuni, che poi sono la Germania e l'Italia, le sanzioni provocano danni molto seri, ad altri meno, per altri ancora sono irrilevanti. Nessuno però dice nulla e invece la Ue avrebbe dovuto rivolgersi a Berlino e a Roma: 'Non preoccupatevi, vi aiuteremo perché siete in grande difficoltà, per esempio sul lato del vostro export'. Ma Bruxelles si guarda bene dall'iniziare un discorso del genere. Anzi, lo scenario è ancora più scuro".
Il motivo? "È evidente che ormai il nostro Pnrr è saltato. Con l'inflazione vicina al 10 per cento, con la spirale dei prezzi, con tutto quello che sta succedendo, è evidente che i progetti dovranno essere rivisti, tagliati, ridotti. Prima o poi dovremo fare i conti con una situazione che è completamente cambiata". Insomma, i conti sono da rivedere. Infine, sempre tornando alla diplomazia, Cacciari ha notato un cambio di passo da parte del presidente ucraino nei confronti di Vladimir Putin. "Zelensky - conclude - si è collegato con tanti Paesi, prima o poi sarebbe toccato anche a noi. Comunque le parole sono state tutto sommato equilibrate. Va bene così".