Ue, torna il carbone? Ma l'Italia rimane al verde: caos sul piano salva-bollette
Mentre l'Italia si scopre al verde con l'estrazione del gas naturale crollata dai 20 miliardi di metri cubi dei primi anni Duemila ai 3,4 miliardi scarsi del 2021, Francia e Germania aumentano l'utilizzo del carbone nella generazione di energia elettrica. Parigi si appresta a incrementare l'utilizzo delle centrali a carbone, fino alla fine dell'inverno, per far fronte ai picchi di domanda. Lo prevede un decreto pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale francese. La misura, per ora, «sarà limitata al mese di febbraio» e «non cambierà il calendario per la chiusura delle centrali a carbone», ha fatto sapere il ministero della Transizione ecologica all'inizio di gennaio. Ma non più tardi di qualche mese fa il primo ministro Castex aveva confermato l'intenzione di non riaccendere più le centrali a carbone. Il contrordine arriva nel momento in cui la fornitura di elettricità del Paese è particolarmente sotto pressione a causa della bassa disponibilità del parco nucleare, che fornisce circa il 70% dell'elettricità francese.
La legge sul clima del 2019 aveva fissato una soglia annuale di 0,7 chilotonnellate di biossido di carbonio equivalente per megawatt di capacità elettrica installata, segnando la fine graduale della generazione di elettricità da carbone, che è già molto limitata. Questo tetto di emissioni di gas a effetto serra «corrisponde a circa 700 ore di funzionamento annuale per una centrale termica a carbone», ha spiegato il governo. Il decreto pubblicato ieri, alza il tetto di emissioni a una chilotonnellata fino alla fine di febbraio che «corrisponde a circa 1.000 ore di funzionamento per ciascuna centrali a carbone. Il presidente Emmanuel Macron aveva promesso di chiudere le ultime centrali a carbone entro il 2022. Così non sarà e alcune resteranno in funzione fino al 2024.
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In Germania l'Ufficio federale di statistica ha fatto sapere che il carbone, nel periodo luglio-settembre, è risalito al 31,9% del mix energetico, con un forte incremento rispetto al 26,4% registrato nello stesso periodo di un anno prima. Intanto oggi il presidente francese Macron sarà a Mosca per incontrare Vladimir Putin. Al centro dei colloqui i venti di guerra che spirano fra Russia e Ucraina, ma ci sarà spazio per affrontare anche i temi energetici, con la prevedibile richiesta di Parigi per un aumento nelle forniture di gas naturale. Nel frattempo la Commissione europea lavora a un piano straordinario da attuare in caso di crisi energetica, ad esempio se la Russia dovesse invadere l'Ucraina. Secondo il Financial Times Bruxelles studia come slegare, almeno temporaneamente, i prezzi del gas dal costo dell'elettricità all'ingrosso in caso di crisi energetica. La soluzione sarebbe un maggior afflusso di gas liquefatto dai grandi paesi produttori.
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