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Covid, Giuseppe Conte "untore in Europa". Lancet condanna l'ex premier: clamoroso caso internazionale

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"La decisione di governo e Regione Lombardia di non chiudere Alzano e Nembro è responsabile dell’esplosione del contagio nella Bergamasca e poi in tutta Europa": la rivista scientifica Lancet lancia questa grave accusa contro l'esecutivo guidato da Giuseppe Conte riferendosi a quanto successo nei primissimi giorni della pandemia. Sulle responsabilità in ambito giuridico, comunque, sta già indagando la Procura di Bergamo per epidemia colposa.

 

 

 

Va avanti, poi, la dura condanna da parte della rivista, che si chiede chi pagherà per "l’orrore dei morti in casa senza cure, soli in ospedale, corpi cremati non identificati". Come riporta il Giornale, vengono contestati la sottovalutazione del fenomeno e la mancata applicazione del piano pandemico, seppur non aggiornato. Tra le responsabilità, continua il quotidiano diretto da Minzolini, anche la "pessima terapia domiciliare (Tachipirina e vigile attesa) su cui Speranza continua a insistere, sebbene sia stata bocciata da nuove scoperte e dal Tar".

 

 

 

La mancata chiusura di Alzano e Nembro in Lombardia, inoltre, sarebbe costata fino a 4mila morti, secondo il rapporto redatto da Andrea Crisanti e consegnato in Procura. Lancet parla addirittura di "omertà istituzionale", lodando invece l’azione dell’associazione dei familiari delle vittime della Bergamasca. Dopo aver fatto causa al governo per 100 milioni di risarcimento, infatti, il team di legali guidati da Consuelo Locati ha chiesto anche l'istituzione di una vera commissione parlamentare sulla gestione dell’epidemia.

 

 

 

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