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Vaccino, il vicepresidente di Moderna: "Dettagli confidenziali, non posso rivelarli". Conferme inquietanti sul nuovo siero
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"L’unica soluzione rapida per contrastare Omicron oggi è la terza dose": Dan Staner, vicepresidente dell’azienda americana Moderna ha parlato della nuova minaccia in Europa e nel mondo. Intervistato da Repubblica, ha spiegato che probabilmente un vaccino specifico per la nuova mutazione sarà pronto verso giugno. Le opzioni contro la variante, comunque, sono diverse: "Portiamo avanti diverse altre analisi in parallelo. Studiamo una dose da 100 microgrammi, equivalente a quella della prima e della seconda dose, ma doppia rispetto alla terza che è di 50 microgrammi. E poi testiamo due versioni di vaccino multivalente. Uno è composto dal vaccino originale realizzato con il ceppo di Wuhan più un vaccino adattato per la variante Beta. Un altro contiene il vaccino adattato per Beta e quello adattato per Delta".
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La decisione di produrre un nuovo vaccino spetta comunque all'azienda. "Per produrre un vaccino aggiornato a Omicron ci vogliono meno di tre mesi - ha spiegato Staner -. Ma poi non sappiamo che tipo di informazioni ci chiederanno le autorità regolatorie". In realtà, anche senza la nuova variante, ci eravamo già accorti che i vaccini stessero perdendo di efficacia. A tal proposito, il vice di Moderna ha detto: "Il vaccino è stato preparato prendendo a modello il virus di Wuhan. Poi abbiamo avuto la Delta, ora Omicron. È passato un anno e mezzo e il susseguirsi delle varianti ha progressivamente eroso la protezione. Ma non l’ha cancellata del tutto".
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Sulla possibilità di produrre i vaccini anche in altri Paesi, Staner ha rivelato: "Abbiamo trattative in corso con vari governi, ma non posso rivelare se fra loro c’è anche l’Italia". Quando poi gli è stato chiesto se il contratto con la Commissione Europea obblighi l'azienda a rivedere il vaccino in caso di arrivo di una variante preoccupante, lui ha deciso di non sbottonarsi: "Non posso rivelare i dettagli del contratto, che sono confidenziali, ma aspettiamo le risposte della scienza prima di decidere se partire o meno con la produzione di un nuovo vaccino adattato a Omicron".
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