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Variante Omicron, "corsa contro il tempo". G7 d'emergenza a Londra, chi chiude le frontiere

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"Una corsa contro il tempo" per blindare l'Europa dai rischi del dilagare della minacciosa variante Omicron del Covid. Gli effetti della mutazione "sudafricana" non sono ancora chiavi, dal Sudafrica si parla di ricadute "leggere, senza sintomi importanti" sui contagiati ma il vero timore delle autorità è relativo alla super-contagiosità e alla capacità di "bucare" i vaccini chiedendo un aggiornamento dei sieri. E un altro segnale della inquietudine che ha generato la notizia tra chi governa è la decisione del Giappone di chiudere le frontiere.

 

 

 



"Consideriamo la variante in maniera molto seria - ha spiegato la commissaria Ue Ursula Von der Leyen -. Ci vorranno due-tre settimane per avere una visione completa delle caratteristiche di questa mutazione. La priorità, innanzitutto, è vaccinarsi e fare la terza dose. La seconda priorità è tenere le mascherine e il distanziamento sociale". Nel frattempo, Londra convoca una riunione urgente con ministri della Salute del G7 per discutere sugli sviluppi della pandemia legati alla variante. Segno che le rassicurazioni provenienti dal Sudafrica non convincono. 

 

 

 

 

 

 

I più esposti ai rischi, come sempre, appaiono i pazienti non vaccinati, anziani o fragili, soprattutto coloro nei quali la risposta immunitaria delle prime dosi di vaccino non è stata soddisfacente. Ma la Omicron riguarda tutti, anche i bambini: i contagiati più giovani hanno mostrato senso di affaticamento e battito accelerato, senza i "classici" sintomi del Covid. Proprio questa particolarità potrebbe rendere il virus di più difficile individuazione immediata e il combinato disposto con la possibile inefficacia dei vaccini lo rende, al momento, un nemico da "allerta massima".

 

 

 

 

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