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DiMartedì, Giovanni Floris ride in faccia a Francesa Donato: "Ma come, lei...?". Subito interrotta e massacrata

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Giovanni Floris dà la parola a Francesca Donato e la interrompe subito. Sorrisi imbarazzati a DiMartedì, su La7. Il conduttore si collega con l'eurodeputata, uscita da qualche settimana dalla Lega in quanto euroscettica e no vax convinta. Le chiede di commentare le parole del premier ungherese Orban e Abascal, leader del partito spagnolo Vox, due simboli della nuova destra europea visti a sinistra come esempi di "nuovo fascismo".  

 

 

 

 

 

 

"Io guardi tornerei sul tema del voto amministrativo sul quale questi temi europei...", esordisce la Donato. E Floris le ride in faccia: "Ma come, lei nasce come Eurexit e non è interessata al tema euro?". "Appunto - replica la Donato -, io non mi sono candidata a sindaco, io mi sono candidata alle Europee e quindi...". "Lei voterebbe un sindaco per stare nell'euro - prosegue tra il perplesso e il sarcastico il padrone di casa -, ma a livello europeo voterebbe un politico che vuole uscire?". "Ma non lo decide il sindaco, quindi mi scusi... Io voterei un sindaco che mi comunica determinata attenzione ai problemi della mia città". 

 

 

 

 

 

 

 

 

Floris, particolarmente agguerrito, la infilza ancora: "Un sindaco di Milano che dica ai milanesi 'usciamo dall'euro' secondo lei non è un tema che tocca i milanesi?". "Gli fanno un Tso immediato", aggiunge Alessandro Giuli, di Libero. "Non credo - replica secca la Donato -, non è il sindaco che fa queste scelte. A livello amministrativo, i cittadini vogliono sentirsi parlare dei temi della loro città e sapere come si raggiungono determinati risultati. Quelli europei non sono temi da affrontare in una campagna amministrativa".

 

 

 

 

 

 

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