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Recovery Fund, Romano Prodi avverte: "L'Europa potrebbe smettere di darci soldi"

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"Conoscendo bene Bruxelles, è possibilissimo che ad un certo punto possano interrompersi i finanziamenti": Romano Prodi, intervistato da La Stampa, dice la sua sull'importanza di rispettare i termini imposti dall'Ue per evitare la sospensione dei fondi del Recovery. "Le condizioni sono estremamente analitiche e dettagliate. Di una precisione al limite della pignoleria: sono state scritte perché un domani le risorse possano essere sospese per qualsiasi Paese e quindi anche per l’Italia - ha aggiunto l'ex premier -. Il governo Draghi è nato proprio per evitare questo scenario".

 

 

 

Secondo Prodi sarebbe importante che questo esecutivo restasse in piedi fino alla fine della legislatura, proprio per evitare dissidi con l'Europa con conseguenze negative sulle risorse che devono arrivare. Cosa dovrebbe fare dunque il governo per rispettare le promesse dell'Ue? Secondo il fondatore dell'Ulivo, "dopo aver presentato un Piano credibile, un cronoprogramma e l’impegno a realizzare alcune riforme strutturali, occorre il passaggio decisivo: tradurre queste importanti premesse in realtà concrete".

Sulla sempre più vicina fine dell'era Merkel in Germania e in Europa, invece, Prodi ha dichiarato: "Ho sempre avuto un giudizio complessivamente positivo dell’azione di Angela Merkel. Certo, a suo tempo ho espresso un giudizio estremamente duro sul suo atteggiamento verso la Grecia e soprattutto sulla politica dell’austerità: uno sbaglio che è costato". Ma poi ha aggiunto: "Più di recente abbiamo avuto una Germania ben diversa, che ha sostenuto la solidarietà europea. Un atteggiamento che un anno e mezzo fa, non pensavamo neppure come ipotesi lontana".

 

 

 

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