Euro 2020, prende la parola Daniele Franco? Un minuto di applausi: clamoroso a Bruxelles, attacco agli inglesi
Gli Azzurri rilanciano l'Italia anche in Europa. La vittoria della Nazionale infatti va ben oltre il risultato sportivo: basta vedere come a Bruxelles, ieri 12 luglio, la riunione dell'Eurogruppo - presenti tutti i ministri finanziari dell'Unione e la segretaria americana al Tesoro, Janet Yellen - sia stata interrotta dagli applausi quando il nostro ministro dell'Economia Daniele Franco doveva prendere la parola. Osserva La Repubblica che i partecipanti all'incontro si sono alzati tutti in piedi e hanno battuto le mani per oltre un minuto. Una scena che nelle sedi ingessate dell'Ue capita rarissimamente.
Insomma, quella dell'Italia contro l'Inghilterra non è stata solo una semplice partita. Dietro la vittoria della Nazionale a Wembley ci sono altri due fattori extra-calcistici: c'è la Brexit da un lato e una sorta di "rinascita nazionale" dall'altro. Per quanto riguarda il primo fattore bisogna sottolineare che i governi europei hanno sofferto l'uscita britannica e la trattativa snervante con Boris Johnson. Tutti insomma, dalla Francia alla Germania alla Spagna, hanno tifato per l'Italia contro l'arroganza - politica e sportiva - del Regno Unito.
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Il secondo elemento riguarda direttamente il nostro Paese. Quello che si percepiva all'Eurogruppo era che il campionato europeo abbia segnato e in qualche modo riflesso una "rinascita nazionale". Così l'ha definita il New York Times che ha fatto il paragone con la crisi pandemica vissuta negli ultimi diciotto mesi e la riconquista di un ruolo con l'insediamento del governo Draghi, "il cui elevato status internazionale ha contribuito a trasformare l'Italia da piccolo attore sulla scena europea a forza trainante".
Ed è proprio questo il punto: la vittoria degli Azzurri a Wembley ha contagiato e prodotto i suoi effetti positivi sulla politica. Ha diffuso entusiasmo. Autostima. E così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e quello del Consiglio, Mario Draghi, sono diventati i corrispettivi vincitori istituzionali di quelli sportivi.