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Sarkò: "Stiamo uniti o si muore"

Il presidente francese Sarkozy ammette: la crisi europea è troppo grande per risolverla da soli (con la Germania)

Giulio Bucchi
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Sembra passato un secolo da quando Angela Merkel e Nicolas Sarkozy ridevano, scherzavano e decidevano (o provavano a farlo) i destini dell'Europa, loro soli. Ora è cambiato tutto: la Merkel è alle prese con il flop dell'asta sui titoli di stato tedeschi, che minano alla base i sogni di assolutismo della Germania. E Sarkò? La minaccia delle agenzie di rating di togliere la tripla A alla Francia non gli fa dormire sonni tranquilli. La prova? La frase sfuggita durante un incontro con i sindaci e prontamente riportata dal giornalista di Le Monde Arnaud Leparmentier su Twitter: "O ne usciremo insieme oppure ognuno di noi morirà dalla sua parte", avrebbe confidato Sarkò. Nel corso del suo intervento, Sarkozy ha anche affermato che i 17 Paesi della zona euro devono essere "maggiormente integrati". Certo, Parigi e Berlino devono essere lo "zoccolo duro" ma forse anche all'Eliseo si sono convinti che non si può fare tutto in due.

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