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Blitz dell'esercito iraniano. 30 morti

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I Guardiani della rivoluzione li ritengono responsabili di un attentato. "Tra loro mercenari americani"

Roberto Amaglio
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Oltre a essere al centro dell'attenzione internazionale per il tanto contestato programma nucleare e per gli annunci fuori dalle righe di Ahmadinejad, dall'Iran trapelano ora notizie inerenti anche alla precaria situazione interna che caratterizza il regime islamico. Quest'oggi, infatti, si è assistito a un sanguinoso blitz effettuato dai Guardiani della rivoluzione iraniana che ha provocato una trentina di morti. A finire nell'obiettivo delle forze armate un gruppo che, secondo gli inquirenti, sarebbe responsabile dell'attentato di mercoledì scorso contro una parata militare nell'ovest del Paese, dove morirono 12 persone, tra cui molte donne e bambini. Il comandante locale dei Guardiani della rivoluzione, Abdolrasoul Mahmoudabadi, ha spiegato che nell'offensiva, nella zona di confine con l'Iraq, sono stati uccisi "mercenari" che lavoravano per gli Stati Uniti. Nella nota si legge che "Trenta dei principali elementi (responsabili) dell'attacco terroristico di Mahabad sono stati uccisi sabato scorso durante un'operazione. Dei terroristi facevano parte ufficiali iracheni del vecchio regime baathista e mercenari americani". A provare il coinvolgimento degli americani e dell'intelligence israeliana, ha denunciato Mahmoudabadi, ci sarebbero le armi sequestrate durante il blitz.

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