India, i monsoni fanno 120 morti
Colpita soprattutto la parte settentrionale del Paese dopo piove da tre giorni. Sono 1.200 i villaggi che rischiano le inondazioni
Il maltempo a nord dell'India ha provocato 120 morti e decide di migliaia senza tetto. Le piogge monsoniche si stanno battendo da tre giorni sul Paese. Stamattina Sonia Gandhi, la presidente del partito del Congresso, è arrivata nelle zone alluvionate, dove effettuerà una ricognizione in elicottero. La maggior parte delle vittime sono morte annegate o seppelite dall frenare. Le case sono state trascinate dall'acqua. Quasi 1.200 villaggi che si trovano a valle della grande diga Tehri, vicino alle sorgenti del Gange, sono a rischio inondazioni. Il diluvio ha colpito soprattutto la parte dell'India a confine con l'Himalaya, negli stati dell'Uttarakhand, dell'Himachal Pradesh, dell'Uttar Pradesh, del Bihar e dell'Haryana, dove molte strade e collegamenti sono stati distrutti in diverse zone. Ora si temono disagi a Nuova Delhi per il timore dello straripamento del fiume Yamuna che ha raggiunto un livello record. Era più di 30 anni che non si presentava una situazione simile. Già in agosto l'India era stata vittima di una tempesta monsonica.