Ancora attentati in Iraq e Afghanistan contro gli interessi occidentali
Quattro kamikaze si fanno saltare in aria a Baghdad e Kabul all'esterno di pensioni che ospitano stranieri. Otto i morti
Non si ferma la scia di sangue in Iraq. A meno di un mese dall'annunciato ritiro delle truppe americane, questo pomeriggio a Baghdad si sono registrate due esplosioni finalizzate a colpire gli stranieri presenti nella capitale. Due kamikaze si sono fatti esplodere all'interno di un quartiere frequentato da molti europei, proprio all'ingresso di una struttura alberghiera, causando la morte di sei persone. Una fonte della forze di sicurezza locali ha fatto sapere che almeno uno degli attentatori si e' fatto saltare in aria all'entrata dell'edificio uccidendo tre persone di passaggio e due guardie di sicurezza. Un secondo kamikaze ha tentato di farsi esplodere all'intero dell'albergo indossando un abito imbottito di esplosivo ma senza causare altri morti. Nonostante il loro fine, nessun straniero e' rimasto ucciso. Sangue anche in Afghanistan – Anche a Kabul kamikaze scatenati contro gli interessi stranieri insediatisi sul territorio. Anche in questo caso sono stati due gli attentatori che si sono fatti saltare in aria all'esterno di una pensione nel centro di Kabul, sede di una società di sicurezza britannica. Un addetto alla sicurezza della società, Abdul Sami, è stato testimone dell'attacco e ha raccontato che i kamikaze hanno ucciso due autisti avvicinandosi alla pensione prima di sparare sulla porta d'ingresso, ferendo una guardia alla gamba. "Quando hanno visto che la porta non poteva essere aperta, hanno attivato la loro cintura esplosiva", ha detto Abdul Sami. L'attentato suicida si verifica mentre le Nazioni Unite hanno pubblicato un rapporto sul numero di civili uccisi nella prima metà dell'anno 2010. Più di 1.200 civili sono stati uccisi nei primi sei mesi dell'anno, un aumento del 25 per cento rispetto al 2009.