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Gran Bretagna: basta foto ritoccate. Sono in 20mila a chiederlo

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E' questa la richiesta unanime di un nutrito gruppo di ragazze scout che hanno firmato una petizione da inviare al Primo Ministro Cameron

bonfanti ilaria
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"Le riviste femminili siano più oneste riguardo alla loro abitudine di ritoccare le immagini di celebrità e modelle per farle apparire più attraenti o più giovani". Ad avanzare la richiesta sono state 20mila "Girl Guides", le scout britanniche, che hanno firmato una petizione destinata al Primo Ministro, David Cameron, in cui sostengono che le foto alterate "minano l'autostima delle ragazze e le spingono a inseguire un ideale di bellezza irraggiungibile". Le "Girl Guides", che nel Regno Unito contano circa 700mila membri, vorrebbero che il Governo obbligasse le riviste a segnalare quali immagini sono state ritoccate. La campagna è nata in seguito a una loro personale ricerca, da cui è emerso che il 42% delle adolescenti, di età compresa tra gli 11 e 16 anni, ammette di essere perennemente a dieta e che la metà delle ragazze, tra 16 e 21 anni, ricorre alla chirurgia estetica. La petizione contribuisce ad aggiungere nuovo peso alle polemiche sull'impiego, sempre più diffuso da parte dei pubblicitari e degli editori, di immagini alterate e "camuffate" mediante le tecnologie digitali. Proprio nei mesi scorsi, il Royal College of Psychiatrists aveva chiesto a giornali e riviste di dichiarare ai loro lettori quali erano le foto "indice di una perfezione fasulla", affermando inoltre che la pratica contribuirebbe a incrementare i disturbi alimentari, quali anoressia e bulimia. Il Ministro per le Pari opportunità, Lynne Featherstone, si è detta d'accordo con l'introduzione di un sistema per indicare quali foto sono naturali e quali no, ma non è disposta a introdurre nuove leggi a riguardo e preferisce, al contrario, spingere ogni settore ad autoregolamentarsi.

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